Per cause ancora da accertare, è andato a fuoco il capannone dell’azienda agricola, adibita anche a vivaio e in passato a centro museale naturalistico.
Le fiamme, che hanno completamente distrutto l’edificio, in base ai primi accertamenti potrebbero essere state innescate da un corto circuito. In ogni caso, è escluso il dolo, mentre sono in corso verifiche per appurare se l’attività sia coperta da assicurazione.
Sul posto hanno operato i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Pescara intervenuti con numerosi mezzi e con tre squadre, arrivate dal capoluogo adriatico, da Montesilvano e da Penne. Presenti anche i Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Montesilvano e la Polizia locale. Intervenuti, su segnalazione del sindaco, Gabriele Florindi, che ha monitorato costantemente l’evolversi della situazione, anche Asl e Arta, per gli accertamenti di loro competenza. Sono stati prelevati tre campioni di aria e acque di spegnimento. I campioni sono già nel laboratorio del Distretto provinciale di Pescara: per i risultati ci vorranno alcuni giorni. Domani inoltre saranno disponibili sul nuovo portale della qualità dell’aria i valori registrati oggi dalle centraline fisse ubicate nelle vicinanze del sito incendiato: la più vicina è quella di Montesilvano.
L’enorme colonna di fumo nero e denso che si è sollevata in cielo, visibile a decine di chilometri, infatti, ha spaventato il territorio angolano e tutti i comuni del circondario.