Il piano di recupero prevede una programmazione degli interventi da realizzare nell’immediato futuro, con un’attenta pianificazione del colore e dei manufatti di arredo e una particolare attenzione alla mobilità mediante percorsi pedonali al fine di avere una migliore possibilità di fruizione degli spazi pubblici.
In sostanza vengono fornite precise indicazioni relative alla scelta dei materiali o alle tecniche operative e delle colorazioni alle quali attenersi per progetti di restauro e recupero degli immobili del borgo, vengono individuate le tipologie di interventi artistico – culturali, capaci di generare un ambiente bello e riconoscibile, favorendo al contempo l’insediamento di attività artigianali produttive e per la valorizzazione e la promozione dei prodotti eno-gastronomici locali. Infine viene individuata la localizzazione di attività ed attrezzature legate al settore turistico e della ristorazione e incentivando la creazione di posti letto turistici.
Nel piano, inoltre, è stata posta una specifica attenzione all’utilizzo dei locali esistenti al piano terra, per botteghe artigiane, attività commerciali o imprenditoriali ed associazionismo in genere.
Nel borgo insistono due edifici, Palazzo Delfico e la Chiesa di San Michele Arcangelo, che sono stati definiti il primo da un Decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali – Soprintendenza per i beni Ambientali Artistici e Storici, nel 1997 “di interesse particolarmente importante”, la seconda dal Decreto del Ministero per i Beni Culturali e del Turismo, nel febbraio 2017 “di importante interesse culturale”.