“Un ordine di servizio del tutto incongruente”, afferma in una nota il sindacato Orsa Trasporti Abruzzo, “considerato che alla perplessità espressa di come supplire ai due posti vacanti nel pescarese, è giunta una risposta ancor più irrazionale: rimpiazzando i due magazzinieri trasferiti da Pescara. Cosicché, adducendo motivi legati ad esigenze di servizio per i distretti di Lanciano e Sulmona, i due operatori ubicati nel pescarese sarebbero sbalzati ad una distanza considerevole, per poi procedere ad una selezione interna per un nuovo subentro. Oltre al danno la beffa, in quanto i due magazzinieri hanno appreso del trasferimento da uno sterile ordine di servizio affisso, piuttosto che da una convocazione personale in cui metterli opportunamente al corrente”.
“Risulta illogica la scelta aziendale di trasferire due lavoratori e conseguentemente promuovere una selezione interna per rimpiazzare gli stessi – lamenta Alex Orlandi, segretario regionale di Orsa, chiedendo alla direzione la revoca dell’ordine di servizio – Una scelta alquanto incongruente proprio perché vengono meno i presupposti delle esigenze di servizio. Basterebbe indire una selezione interna per le sedi oggetto di dislocazione del personale per evitare di stravolgere la vita dei dipendenti in questione”.
Nel frattempo il sindacato sta già intraprendendo un’azione legale per contestare il provvedimento adottato.