Pescara. E’ l’associazione di promozione sociale Non vogliamo Encomi a denunciare “lo sfregio che ha subito la chiesetta di Sant’Anna, sita in una piccola traversa di viale Bovio, in fase di restauro”.
“In aderenza alla parete laterale sud della chiesa”, spiega Fabrizio Piscione, presidente dell’associazione, raggiunto dalle segnalazioni di molti residenti, “si è realizzato un garage privato, con struttura in ferro zincato, che palesemente stride con i materiali e l’architettura della chiesetta di Sant’Anna, particolarmente cara ai residenti della zona Colli Madonna”.
“Nel 1893”, ricorda Piscione, “le campagne di Castellammare Adriatico furono colpite da una prolungata siccità, che minacciò i raccolti. Per tale motivo si decise di portare in processione l’immagine della Madonna dei Sette Dolori. Arrivata nei pressi della chiesetta di Sant’Anna iniziò un temporale che si prolungò per tre giorni, così salvando i raccolti dei molti contadini presenti nella zona. L’immagine della Madonna trovò riparo all’interno della chiesetta di Sant’Anna. Ogni anno, in ricordo della benefica acqua ottenuta per intercessione della Madonna, nel Santuario dei colli si celebra, il 12 Maggio, la giornata del ringraziamento. Quindi, tutti i residenti nella zona, ma soprattutto quelli di Colle Madonna sono molto devoti alla chiesetta di Sant’Anna, che per molti anni è stata totalmente abbandonata, ma attualmente in fase di restauro”.
“Proprio per rispetto alla devozione dei pescaresi e per non mutilare il restauro in atto, per molto tempo atteso”, rimarca Piscione, “si chiede a tutte le competenti autorità di indagare se le opere realizzate in aderenza con il muro perimetrale sud della chiesa siano o meno abusive e, eventualmente, dare contezza delle giustificazioni sottese agli atti concessori che hanno autorizzato la realizzazione di una grossa lavastoviglie ad ornamento della chiesetta in stile neoclassico”.