Il sindaco Ottavio De Martinis e l’assessore alla Pubblica istruzione Paolo Cilli hanno salutato i bambini e le docenti. Responsabile del progetto è stato Simone Pavone, esperto esterno dell’Istituto nonché direttore del Centro Studi Musicali “L’Assolo”.
Durante l’evento di consegna è stato proiettato un video riassuntivo del lavoro svolto. Il programma didattico si è basato quasi totalmente su aspetti di natura pratica, gli alunni hanno potuto conoscere e sviluppare le conoscenze sugli strumenti principali quali tastiera, chitarra, batteria elettronica e allo stesso tempo conoscere il mondo della musica digitale, lavorando sui nuovi mezzi tecnologici e attraverso le app musicali professionali installate sui dispositivi. Ad affiancare Pavone nel lavoro di organizzazione del corso ci sono state le maestre D’Anteo ed Amoroso nella figura di tutor.
“E’ sempre un momento di grande gioia premiare i bambini, che attraverso la musica sono riusciti ad esprimere le loro emozioni – afferma il sindaco De Martinis – . Un plauso all’Istituto Comprensivo Rodari, che ha portato avanti questo progetto molto bello ed educativo e al maestro Pavone, che per la nostra città nei temi musicali è sempre in prima linea. Auguro a tutti di coltivare sempre la passione per la musica, che sicuramente è alimentata attraverso iniziative lodevoli come queste”.
“Con questi progetti l’Istituto Rodari e il suo dirigente Adriano Forcella hanno mostrato grande capacità organizzativa e ampiezza di vedute – spiega Simone Pavone – . Il corso è stato realizzato attraverso il Programma Operativo Nazionale (PON) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, finanziato dai Fondi Strutturali Europei, ha avuto una durata di 30 ore per ognuno dei due moduli (“Music Lab” nella scuola Saline di Montesilvano e let’s play music nella scuola primaria di Cappelle). Ha avuto grandissima partecipazione ed entusiasmo da parte degli alunni, aspetto che non era preventivabile, considerando che le lezioni si sono tenute durante il mese di luglio. Il mio ringraziamento va alle famiglie e agli alunni che hanno creduto in questo progetto quanto meno sui generis, per periodo ed impostazione”.