Pescara. L’ex manager della Asl di Pescara, Antonio Balestrino, l’ex funzionario della stessa Asl Tea Di Pietro, e l’ex responsabile della cooperativa Airone, Carlo Bernardino, sono stati assolti dal Tribunale monocratico di Pescara dall’accusa di falso ideologico perchè’ il fatto non sussiste.
La vicenda risale al 2009: nel mirino dell’accusa l’estensione dell’appalto concesso dalla Asl alla società Airone per gestire il centro diurno per pazienti psichiatrici. Nello specifico, sempre secondo l’accusa, Balestrino e Di Pietro avrebbero attestato falsamente i requisiti per fare in modo che l’appalto venisse esteso a quattro posti di semiresidenzialita’ del centro diurno per pazienti con doppia diagnosi.
Il Tribunale pero’ oggi ha ritenuto insussistente l’ipotesi accusatoria e ha assolto i tre imputati con la formula piu’ ampia. A far partire l’inchiesta un esposto dell’associazione Codici riguardante l’interruzione del servizio di assistenza psichiatrica affidato a due dottoresse a cui non era stato rinnovato il contratto. Le indagini sull’oggetto della denuncia hanno poi portato all’apertura di un fascicolo sull’estensione dell’appalto alla cooperativa Airone.