Piange e non si capacita dell’accaduto il titolare Aldo Schiavone: “Sembrava che avessero lanciato una bomba atomica. Abbiamo 16 palme, un gazebo e un centinaio di lettini bruciati. Ieri ci sono state scene incredibili. Questo stabilimento è stato preso in pieno a differenza degli altri. Mio figlio Marco è andato ad aiutare le persone attorno e ieri sera è andato in ospedale. Credetemi è stata una giornata terribile e meno male che prima che arrivassero le fiamme avevamo fatto spostare le macchine. Chi non c’è stato non può credere a quello che è accaduto. Siamo riuscito a salvare il salvabile”.
La bagnina dello stabilimento, Aurora Mariani, ha aiutato le persone ad uscire dall’acqua e dalla spiaggia: “Erano da poco passate le 15.40. Ero dietro la torretta di salvataggio e ho visto la gente iniziare a scappare con la nube nera. Abbiamo cercato di far uscire le persone senza accalcarsi anche se qualcuno è stato preso da attacchi di panico. Abbiamo visto bruciare la prima palma poi il fumo e il fuggi fuggi. Mai vista una cosa del genere”, racconta.