Il bilancio settimanale, infatti, era di 10 nuovi casi il 6 luglio, è salito a 34 il 13 luglio ed è arrivato a 98 ieri. Difficile dire con esattezza cosa abbia provocato un aumento così repentino: oltre alla variante Delta, ci sono i rientri dall’estero – tanti, ad esempio, i giovani tornati positivi da Malta – i festeggiamenti per gli Europei e, più in generale, le aggregazioni tipicamente estive.
L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti – attualmente il principale parametro per valutare la situazione – è al momento a 31: una settimana fa era a 11 e due settimane fa era a 3. Il dato è comunque lontano dalle soglie di allarme sia a livello provinciale sia nei singoli comuni. Nel capoluogo adriatico è a 48, mentre quindici giorni fa era a 2.
Il Pescarese, a lungo la provincia migliore d’Italia tra aprile e maggio, è oggi il territorio abruzzese che fa registrare i numeri più alti. Resta comunque ottimale la pressione ospedaliera: bassissimi i ricoveri.
Dalla Asl assicurano che i numeri attuali consentono un adeguato tracciamento dei contatti e proprio sul fronte contact tracing è in corso il reclutamento di nuove unità di personale. Intanto va avanti l’attività diagnostica all’aeroporto d’Abruzzo, frutto dell’ordinanza regionale che impone il tampone per chi rientra da Malta, Spagna e Gran Bretagna: una persona è risultata positiva sul volo atterrato ieri da Londra.