Nella nota, firmata dalla presidente del Wwf Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco, si fa tuttavia notare come «il percorso di partecipazione, più volte richiamato nell’elaborato messo a disposizione sul web, non può essere limitato alla richiesta di un contributo di idee da fornire nell’arco di poche settimane, peraltro in piena fase emergenziale (la scadenza era infatti il 15 maggio, in pieno lockdown), con spostamenti e possibilità operative limitate». Il WWF ha per questo chiesto tempi più lunghi, atti a consentire una vera partecipazione dei cittadini e dei portatori di intesse.
Per quanto riguarda il contenuto del progetto, il Wwf sostiene invece che il masterplan dovrebbe essere comunque “profondamente modificato”. «Occorre – scrive invece il Wwf – una visione coraggiosa, che punti davvero sulla mitigazione climatica, ad esempio aumentando notevolmente gli spazi verdi, con alberature autoctone e non certo con nuovi edifici e parcheggi, sul contrasto all’inquinamento».
Per l’associazione ecologista, “bisognerebbe puntare su una rete di piste ciclabili che favoriscano la mobilità sostenibile; su corridoi ecologici finalizzati a consentire un fluire naturale della fauna, per ridurre il rischio di impatti tra animali selvatici e mezzi in transito; sul valore sociale degli orti urbani, senza ulteriore consumo e impermeabilizzazione del suolo attraverso la sua cementificazione con edifici e asfaltature».