È quanto chiede il presidente della Confcommercio di Pescara, Ezio Ardizzi, alla giunta Alessandrini e in particolare al nuovo assessore ai Tributi, ai quali si fa richiesta di un incontro per definire, nel Regolamento Tari, la nuova tariffa rifiuti per il 2014, una rimodulazione totale degli importi a carico delle imprese.
Nel chiedere alla nuova giunta di mantenere le promesse fatte, Ardizzi spiega che il mancato pagamento dell’80 per cento delle cartelle Tares “Era ampiamente prevedibile – spiega meglio in merito – in considerazione dell’applicazione miope della Tares da parte dell’amministrazione uscente da cui sono scaturite cartelle insostenibili per le aziende in un momento già caratterizzato da una crisi epocale. Ci stupiamo anzi che il 20 per cento delle imprese sia riuscito a farsi carico di un tributo sbagliato ed iniquo che in alcuni casi era nell’ordine di decine di migliaia di euro. Basti pensare – aggiunge il presidente di Confcommercio – che un ristorante di 300 mq. nell’applicazione della Tares andava a pagare oltre 10.000 euro di spazzatura l’anno per comprendere che occorre rivedere completamente le modalità di calcolo della nuova Tari per evitare di far scomparire da Pescara le poche attività economiche che ancora offrono occupazione. Le aziende non hanno pagato non perchè non vogliono ma perché non possono pagare. Ci auguriamo che la nuova Giunta comprenda ciò e che concordi subito un Regolamento Tari equo e sostenibile e successivamente affronti con altrettanta decisione il problema dei costi della raccolta comunale dei rifiuti, svolta da Attiva spa, perchè anche, se non soprattutto, da lì – commenta infine Ardizzi – derivano le tariffe che deve sopportare la nostra collettività”.