Processo discarica Bussi resta a Chieti

cassazionePescara. Il processo sulla mega discarica di Bussi resta a Chieti. Lo ha deciso la Cassazione che ha esaminato ieri la richiesta di trasferimento presentata dai legali degli imputati e l’ha respinta, condannando i ricorrenti anche al pagamento delle spese processuali.

Anche il procuratore generale della Cassazione aveva chiesto il rigetto dell’istanza. La vicenda sulla mega discarica di rifiuti tossici, rinvenuta nel marzo 2007, conta 19 imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, accusati di avvelenamento delle acque e disastro ambientale doloso.

“Finalmente – dichiara in una nota l’avvocato delle parti civili, Tommaso Navarra – si chiarisce un punto decisivo: vi era e vi è piena serenità di giudizio a Chieti e il processo puo’ finalmente concludersi”.

“Sarebbe stato errato trasferire altrove il processo allontanandolo dalla sua sede naturale – commenta il delegato regionale del WWF Abruzzo Luciano Di Tizio – Il WWF si augura a questo punto che le udienze in Corte d’Assise riprendano con il consueto ritmo per dare finalmente giustizia al territorio”.

“La Cassazione ha fatto chiarezza una volta per tutte ed è possibile ottenere giustizia”. Così Renato Di Nicola del Forum Acqua, a proposito della decisione della Cassazione di non trasferire da Chieti il processo sulla mega discarica di Bussi.  “La decisione – prosegue Di Nicola – era attesa anche in altri territori interessati da fenomeni estesi di inquinamento. Ieri eravamo a Brindisi invitati dal Comitato No Carbone a parlare del disastro di Bussi ed erano preoccupati dell’esito del ricorso in Cassazione su Bussi anche per le lotte in corso in quel territorio”.

Il rappresentante del Forum, dopo aver espresso soddisfazione per la decisione della Suprema Corte, sottolinea che ” dobbiamo però sempre ricordarci di guardare non solo al processo ma anche a quello che sta avvenendo o non sta avvenendo a Bussi e Piano d’Orta rispetto alle bonifiche. Vi è una totale mancanza di informazioni che e’ inaccettabile.Il 4 luglio saremo a Piano d’Orta a parlare assieme ai comitati del futuro di Bussi e Valpescara”.

 

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