Il Progetto di Rigenerazione Urbana Fontanelle-San Giovanni Teatino al capolinea

unnamedPescara. Il Progetto di Rigenerazione Urbana Fontanelle-San Giovanni Teatino arriva al capolinea: entro fine dicembre Pescara porterà in Consiglio comunale la relativa delibera per la sua adozione, quindi il documento verrà pubblicato per il recepimento delle osservazioni e infine, prima dello scioglimento dell’attuale consiliatura, si procederà con l’approvazione della delibera stessa in Consiglio, in modo che la prossima amministrazione dovrà solo dare esecuzione a un programma di interventi ambizioso.

Parchi tematici attrezzati con strutture sportive, impianti per l’affitto delle bici, con relative piste ciclabili, ma anche orti botanici e, infine, lo sviluppo del corridoio verde: sono solo alcune delle proposte contenute nel progetto, primo esempio di cittadinanza partecipata e di ‘Città condivisa’ visto che gli interventi da eseguire sono stati decisi con gli stessi cittadini e stakeholder, ossia con i ‘portatori di interesse’, dando priorità alla riorganizzazione degli spazi pubblici, prima che alle edificazioni delle aree private.

“I Comuni di Pescara e di San Giovanni Teatino che, congiuntamente, stanno portando avanti il Piano di rigenerazione urbana Fontanelle-San Giovanni Teatino – ha spiegato l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli –, hanno inaugurato un modus operandi-pilota istituendo un rapporto diverso tra cittadini e pianificazione-riqualificazione dei nostri spazi pubblici garantendo la partecipazione del territorio. Ossia, per il Piano Fontanelle-Sambuceto abbiamo coinvolto sin dall’inizio gli stessi cittadini che, attraverso decine di incontri, hanno avuto l’opportunità di scegliere cosa realizzare negli spazi pubblici ricompresi nel programma di intervento. L’area su cui si estende la proposta è pari a 100 ettari di superficie, ossia un’area grande quanto l’Expò di Milano – ha proseguito l’assessore Antonelli -, per la quale abbiamo redatto un percorso di trasformazione corposo, che coinvolge il bacino Chieti-Pescara, con la presenza dell’aeroporto e di molti centri commerciali”.

In ambedue i comuni, le superfici individuate vivono delle disfunzioni evidenti, sono aree di margine, periferiche, con fenomeni di microcriminalità, aree in cui si è determinata nel tempo una carenza di qualità urbana. Per tali motivazioni si è deciso di unire gli sforzi con un’unica èquipe di progetto, puntando sullo sviluppo delle infrastrutture, non solo quelle hard, ma soprattutto quelle soft, come la piastra ciclopedonale di connessione tra Chieti e Pescara e soprattutto quegli spazi pubblici che sono la spina dorsale del progetto. Il progetto mira alla riconversione dell’area industriale, alla valorizzazione dell’aeroporto, che è centrale, e a dare spazio al verde.

“A tal fine – continua l’assessore – abbiamo previsto tre aree verdi tematizzate: la prima a Sambuceto e ne caratterizzerà l’area centrale, in grande trasformazione dopo la demolizione della vecchia chiesa; il secondo parco è stato ideato nell’area centrale a confine tra Fontanelle e il Villaggio artigianale, e avrà carattere naturalistico e attrezzature mobili per eventi; il terzo parco consiste in una Cittadella sportiva e del tempo libero tra il viadotto della circonvallazione e il quartiere degli alloggi sociali di via Aldo Moro”.

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