Antenne a Pescara, Telecom annuncia il ricorso contro l’Arta

antenne2Pescara. La Telecom ha oggi rinunciato ad impugnare davanti al Tar di Pescara il provvedimento del Comune del capoluogo adriatico che ha annullato l’autorizzazione ad installare l’antenna a via Valle Furci.

L’azienda di telefonia ha rinunciato in quanto ci sarebbe un parere negativo dell’Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) sul progetto. La Telecom ha però preannunciato che farà ricorso contro il parere dell’Arta.

Per il Comune, che si è regolarmente costituito in giudizio per resistere al ricorso, quella di oggi è dunque “una vittoria a metà”, come ribadito dal sindaco Luigi Albore Mascia e dall’assessore all’Ambiente del Isabella Del Trecco.

“Nei mesi scorsi abbiamo avviato un percorso di collaborazione con i cittadini di via Valle Furci, un percorso che sino a oggi ci ha permesso di bloccare l’installazione di una nuova, l’ennesima, antenna telefonica – ha ricordato il sindaco Albore Mascia -. Era giugno, i lavori erano già iniziati, si è costituito un Comitato di lotta e io ho incontrato una delegazione di quel Comitato che mi ha chiesto aiuto al fine di bloccare quell’impianto. Ricordo che la concessione di un atto autorizzatorio per l’installazione di un’antenna non è un atto politico di indirizzo della giunta o un atto comunque riconducibile alla volontà di un’amministrazione, ma è piuttosto un atto di natura tecnica, che viene sottoposto esclusivamente alla disamina degli uffici preposti che si occupano di vicende di natura urbanistica”.

“Intanto – ribadisce la Del Treccola Telecom stamattina ha rinunciato alla dichiarazione cautelare di sospensiva del provvedimento di revoca, di annullamento del permesso a costruire del gestore, riservandosi di proporre un’ulteriore impugnativa avverso le determinazioni che l’Ente riterrà di adottare in quanto il Comune ha avviato una verifica sull’intero fascicolo con l’Arta, chiedendo all’Agenzia regionale di Tutela ambientale di verificare il parere favorevole già rilasciato avviando un accertamento sull’incidenza dell’irraggiamento proveniente dai lobi di emissione di onde elettromagnetiche dell’impianto sul territorio, in altre parole abbiamo chiesto di verificare se l’impianto è compatibile o meno con la zona di installazione. Di fatto per il Comune quella odierna è una vittoria a metà, che comunque ha aperto quella battaglia che sarà lunga, ma che porteremo fino in fondo”.

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