Pescara. Un mese, forse mezzo: l’attesa di chi vuole la delocalizzazione delle antenne di San Silvestro sta per finire. Stamattina l’udienza davanti al Tar: 17 le emittenti al contraddittorio.
Si conoscerà tra quindici, massimo trenta giorni, il verdetto del Tribunale amministrativo regionale sui 33 ricorsi presentanti dalle emittenti radiotelevisive contro le ordinanze comunali per la disattivazione delle antenne situate a San Silvestro colle. Dopo mesi di sospensiva, stamane l’udienza di merito al Tar, dove solo 17 emittenti su 33 hanno chiesto di poter illustrare la propria posizione, con un contraddittorio con Comune. Un dibattimento durata in tutto circa trenta minuti, in cui il legale del Comune, l’avvocato Paola Di Marco, ha ribadito il punto fondamentale di origine delle ordinanze e delle sanzioni emesse: le indagini della Guardia di Finanza che, a sua volta, ha ordinato al Comune di “spegnere” le antenne prive delle necessarie e previste autorizzazioni a trasmettere da San Silvestro.
Dopo anni di far-west, oggi i permessi possono essere chiesti in sanatoria, “ma che non può più essere né chiesta né tantomeno concessa su San Silvestro”, commenta il sindaco di Pescara Albore Mascia, “in quanto più sito idoneo a ospitare gli impianti e che è stato escluso dal Piano nazionale di assegnazione delle Frequenze”. Il primo cittadino ha iniziato da mesi la battaglia per la delocalizzazione, avvantaggiata dal Piano redatto in concomitanza con lo switch-off per il passaggio al digitale terrestre. Diverse tra loro, però, le posizioni delle emittenti: “Alcune”, riferisce il sidnaco, “ oggi hanno sostenuto che quelle autorizzazioni sono contenute nelle stesse autorizzazioni ministeriali, per altre valeva la regola del silenzio-assenso a fronte di una mancata risposta del Comune, altre emittenti hanno invece affermato di aver inoltrato l’istanza che però il Comune avrebbe sospeso sine die. Infine altre emittenti hanno affermato di aver aderito al Piano di Risanamento della Finsert, che però è stato rigettato e infatti il nostro legale ha prodotto in giudizio la mancata approvazione del Piano stesso. Infine la Rai la quale ha sostenuto di avere mille autorizzazioni per trasmettere e di non dover chiedere altri documenti perché la legge regionale è successiva. Posizioni che ovviamente il nostro legale Di Marco ha puntualmente rintuzzato, codici alla mano. Ora dovremo attendere circa 15-20 giorni per conoscere il verdetto del Tar”.