Lontane, lontanissime ormai le grida di protesta, le lagne di chi giustamente soffriva la negazione del lavoro. Gli undici mesi di patimento della marineria, finalmente uscita dal film horror intitolato ‘Dragaggio’, se ne vanno via così, trascinati dal profumo del pesce appena sbarcato.
Salpate attorno alla mezzanotte le barche della flotta a strascico (43 su 56), alle 14 di oggi sono rientrati i primi equipaggi che effettuano le battute da 12 ore. Ad aspettarli c’erano i fedelissimi del merluzzo e dello scampo, i tanti pescaresi che giurano di non aver toccato pesce per gli ultimi 478 giorni. Il rientro dei pescherecci ha riportato alla luce le “scafette”, ovvero i tipici banchi di vendita al minuto che mogli e figlie dei lupi di mare tengono direttamente davanti alle bitte degli ormeggi. Il mercato ittico, tirato a lucido e tecnologizzato durante il periodo di chiusura, ha riaperto i battenti e la cooperativa Nuovo progresso ha battuto alle 15:00 la prima asta all’ingrosso del 2013, con 6 imbarcazioni in lizza per la vendita a dettaglianti e ristoratori. La più attesa, però, è quella che si terrà stanotte alle 4:00, dopo il rientro previsto di una ventina di pescherecci dalla battuta di 24 ore.
Una vera e propria risurrezione di una colonna della città, quella marineria che si tinge e si copre dei colori e dei sapori più veraci. Quelli che profumano di mare, risate e vita.
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