Citta’ Sant’Angelo. La bancarotta nel teatino, la latitanza nel pescarese: stanato in una roulotte tra le campagne angolane. Era ricercato da 3 anni.
Era partito da Rovigo tanti anni fa, e nei tanti trascorsi in Abruzzo ha consumato una lista infinita di reati, per lo più contro il patrimonio. La carriera criminale di Nazario Vigato, imprenditore rodigino di 67 anni, è finita ieri sera in una roulotte a Città Sant’Angelo: è nel carava, infatti, nascosto tra la fitta vegetazione, che lo hanno ritrovato dopo 3 anni di latitanza i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Pescara.
La sua specialità era la costruzione di società apparentemente legali in molteplici settori commerciali per poi portale verso il fallimento, a tutte spese dei clienti. Diverse sono state le condanne conseguite nel corso del tempo, evase grazie all’espediente del continuo cambio di residenza. Pochi anni fa era scomparito nel nulla, radiato anche dalle liste anagrafiche per irreperibilità. Per rendersi irrintraciabile aveva ben pensato di modificare il suo aspetto con la crescita di barba e baffi.
Ma ha fatto i conti con l’ostinazione dell’Arma, in ultimo sulle sue tracce per un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica di Chieti nel 2010, dovendo espiare una pena di 5 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. Numerosi i tentatiti di acciuffarlo, operati tramite vari servizi organizzati ad hoc dai carabinieri, che alla fine sono riusciti a metterlo in carcere.