Pescara. E’ stato fissato al prossimo 27 marzo il processo in Corte d’Assise a Chieti a carico di Giulio Cesare Morrone, l’uomo che nel 1990 avrebbe ucciso la moglie, Teresa Bottega, a Spoltore, al culmine di una delle tante liti che segnavano il loro rapporto.
La sua colpevolezza è emersa solo nei mesi scorsi, quando un testimone indiretto del fatto si è rivolto alla squadra mobile di Pescara e ha raccontato di aver saputo dell’omicidio da un prete, che a sua volta era stato informato direttamente dall’uxoricida.
Gli investigatori hanno riaperto il caso, che era stato archiviato come scomparsa volontaria e nel corso di una confessione Morrone ha ammesso di essere l’assassino. Sarebbe stato lui stesso a disfarsi del corpo della moglie in provincia di Ferrara. Quando è scomparsa Teresa Bottega aveva 35 anni, il marito 34. Il corpo della donna non è stato mai trovato.