A soli 32 anni, Gabriele D’Angelo faceva il cameriere all’Hotel Rigopiano e il 18 gennaio di un anno fa era lì, in servizio: fu il secondo ad essere estratto senza vita dalle macerie, deceduto per assideramento.
Gabriele viveva tra Farindola e Penne, e nel capoluogo vestino era anche impegnato come volontario della Croce Rossa Italiana, innamorato del servizio che svolgeva per la comunità. Ora, a due giorni dal primo anniversario, i colleghi volontari hanno deciso, in sua memoria, di dare il suo nome alla sede pennese del corpo di soccorso volontario.
“Teniamo stretta la tua felicità,
che abbiamo conosciuto,
che hai condiviso.
Non andrà mai persa.
Ciao Gabry”.
Questo il post con cui, sulla pagina Facebook Giovani della Croce Rossa Italiana – Abruzzo, viene annunciata la dedica.