Montesilvano.«Entro la fine di gennaio, provvederemo all’assegnazione definitiva dei primi orti urbani della città di Montesilvano, gli appezzamenti che verranno curati direttamente dai montesilvanesi». L’annuncio arriva dal presidente della Commissione Commercio, Carlandrea Falcone.
L’area individuata in sede di Consiglio Comunale, in via Don, è stata predisposta e suddivisa in 32 appezzamenti che verranno assegnati ad altrettanti cittadini che hanno presentato la regolare domanda all’avviso pubblico emanato negli scorsi mesi.
«L’area prescelta in via Don è assolutamente adatta a questo progetto – specifica il consigliere Falcone -. Il terreno infatti si presta perfettamente alle coltivazioni. E’ quanto emerso anche da alcune analisi condotte dall’Associazione Nuovo Saline che ha eseguito una serie di campionamenti ed analisi del suolo».
«Le analisi condotte, al fine di garantire la salubrità e il controllo ambientale del sito – spiega Gianluca Milillo, presidente dell’Associazione – sono state microbiologiche, attraverso la strumentazione di laboratorio in nostra dotazione e chimiche, realizzate da un laboratorio esterno. Sono stati effettuati nove campionamenti su tre diversi punti prelevando terreno in superficie, a 50 e 100 cm di profondità. L’esito delle analisi effettuate ha verificato l’assenza di contaminazioni, sancendo risultati che individuano il lotto come idoneo alla coltivazione».
L’assegnazione dell’orto avrà una durata di 3 anni e prenderà in esame l’età anagrafica, il reddito ISEE e la composizione del nucleo familiare. Il bando era aperto a cittadini italiani maggiorenni con residenza a Montesilvano da almeno un anno, disoccupati, inoccupati, lavoratori in cassa integrazione, lavoratori in mobilità, pensionati; che non svolgono attività di coltivazione su fondi appartenenti anche a familiari o a terzi; che non hanno in uso né a titolo gratuito né oneroso altri appezzamenti di terreno coltivabile pubblico o privato posti nel territorio del Comune; e che non hanno altri membri che abbiano presentato la stessa istanza. Dei 32 orti, uno rimarrà in capo al Comune e verrà gestito dai membri del tavolo Tari, il forum di cittadinanza attiva incentrato sulle tematiche ambientali. Un secondo verrà assegnato alle sigle sindacali dei pensionati, che tutte insieme, cureranno l’orto.
«Questo progetto è stato ben accolto dalla collettività – conclude Falcone – e la sinergia che si è creata tra le sigle sindacali, nonché tra i cittadini del tavolo Tari, mette in evidenza come il bene comune sia capace di unire per un unico obiettivo».