“Nel reparto di Geriatria, che con la nuova riorganizzazione sanitaria sarà soppresso”, afferma l’assessore, ” sono ricoverati 27 pazienti, mentre altri anziani (sembrerebbe in numero di circa 20) risultano ospitati in altri reparti. La situazione si è aggravata, peraltro, dopo la sospensione dei ricoveri nel reparto di ortopedia, condita dalla cronica carenza di personale infermieristico e medico che da tempo si registra nel reparto di medicina (un altro medico è andato in pensione lo scorso 31 dicembre”.
L’amministrazione comunale, quindi, che chiede l’intervento del prefetto di Pescara. “E’ Una situazione insopportabile, vergognosa e disumana”, commenta ancora la Tulli, “questi disservizi non si erano mai visti a Penne: la nuova organizzazione del presidio ospedaliero San Massimo, voluta dalla regione Abruzzo, è stato un fallimento. Gli effetti legati ad accorpamenti di reparti e riduzione di personale, ha compresso il diritto alla salute; la politica regionale deve fare una riflessione”.
“Nella provincia pescarese è impensabile che possa operare in futuro un solo ospedale, quello di Pescara, come è impensabile che una sola struttura possa garantire il diritto alla salute. È assurdo”, conclude l’assessore Tulli.