Muore anche la donna bruciata dall’amante geloso a Montesilvano

montesilvano_ascensoresuicidioomicidioPescara. Non ce l’ha fatta: Iliana Agnellini è morta alle 15:00 al centro grandi ustionati di Roma a causa delle pesanti ustioni riportate a seguito del folle gesto dell’amante, Damiano Verna, che l’altra notte ha dato fuoco ad entrambi nell’ascensore del palazzo dove abitava la donna.

E’ morta alle 15, al Centro grandi ustionati di Roma, Iliana Agnellini, 65 anni di Montesilvano a cui l’amante, Damiano Verna, 68 anni, di Pianella, ha dato fuoco l’altra notte nell’ascensore di casa di lei, in via Garonna, nel quartiere Villa Carmine. Il più triste degli epiloghi per una storia che, da tempo, si trascinava tra liti e gesti estremi, come il tentativo di Verna di tagliarsi le vene, sventato dalla stessa donna a dicembre scorso.

Anche in quel caso si trattò di un impeto di gelosia: più volte, senza successo, la 65enne aveva tentato di interrompere la relazione con l’ex carabiniere, che per l’anagrafe era ancora sposato con una donna dalla quale ha avuto due figli, scatenando solo ire e persecuzioni, sfociati in una denuncia per atti persecutori che, putroppo, non ha prodotto misure capaci di evitare la realtà attuale.

Secondo quanto ricostruito dal capitano Enzo Marinelli, comandante della compagnia dei carabinieri di Montesilvano, domenica sera Verna ha atteso la compagna sotto il palazzo di via Garonna 15, inseguendola al suo rientro per poi spingerla nell’ascensore sotto la minaccia di un coltello da cucina, stessa lama utilizzata per il minacciato suicidio di un mese fa. Nell’angusta cabina, il 58enne ha estratto alcune bottiglie piene di carburante, usato per cospargere l’amante e se stesso, per poi appiccare le fiamme. Lo stretto spazio ha trasformato l’incendio in un’esplosione che ha svegliato le 15 famiglie della palazzina e divelto le porte dell’ascensore, divenuto una camera di combustione capace di ridurre i due corpi semicarbonizzati. Pressoché inutili i tentativi degli altri inquilini, richiamati anche dalle urla strazianti di Verna e Agnellini, di spegnere le fiamme con acqua e coperte: più del 50 per cento dei due corpi hanno riportato ustioni di terzo grado.

L’uomo, ricoverato a Pescara in rianimazione, e’ morto ieri sera. vernadamiano_suicidioomicidioIliana Agnellini, trasportata al centro grandi ustioni in condizioni critiche, dopo due giorni di coma, è deceduta oggi pomeriggio.

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