Alla base della disposizione ci sarebbe il pensionamento di un medico che determinerebbe il venir meno della dotazione organica minima necessaria a far funzionare la struttura. In proposito, lo scorso 21 dicembre, le organizzazioni sindacali hanno segnalato la criticità al Direttore Generale della ASL ed al Direttore del presidio ospedaliero di Penne, con una lettera in cui si chiedevano l’adozione di tutte le misure necessarie a consentire il corretto funzionamento del reparto di Ortopedia ed un aggiornamento sull’evoluzione della delicata situazione.
“Ad oggi”, spiegano i sindacati, “nessuno riscontro è pervenuto né risultano annullati gli atti che prevedono la sospensione dei ricoveri. Questa situazione determina forte preoccupazione in considerazione del fatto che il reparto garantisce una rilevante quantità di servizi (circa 700 interventi chirurgici l’anno e 1.000 prestazioni ambulatoriali) alla popolazione di un territorio dalla viabilità particolarmente disagevole quale è l’area Vestina, peraltro all’avvio della stagione invernale con tutte le criticità che può comportare proprio su quel territorio. L’attività verrebbe dirottata sugli ospedali di Pescara e Popoli e ciò aggiunge ulteriore preoccupazione (in questo caso per l’utenza dell’intera Provincia), conoscendo il sovraccarico ed i limiti logistici cui le due strutture sono già sottoposte, che impedirebbe di dare risposte sufficienti alle necessità della popolazione”.