Il sostituto procuratore Silvia Santoro ha concluse le indagini e confermate le accuse di truffa aggravata, falso e appropriazione di titolo nei confronti di Giacomo Bellini, il falso consulente fiscale arrestato a febbraio del 2011 dalla Guardia di Finanza mentre stava cercando di raggiungere l’aeroporto di Roma per fuggire in Argentina. Il falso commercialista è accusato di una presunta truffa da oltre 800mila euro ai danni di 58 contribuenti da cui si faceva consegnare il denaro per effettuare i pagamenti fiscali per poi intascare queste somme. E quando qualcuno bussava allo studio di via D’Annunzio per lamentare l’arrivo degli avvisi esattoriali di mancato pagamento , il 47enne con la laure finta accampava delle scuse dicendo che si trattava di cartelle ‘pazze’. Al momento dell’arresto si è proceduto anche al sequestro di un’Audi A6, di una Kawasaky e di uno scooterone, acquistati molto probabilmente con i proventi della truffa.