Nuova Pescara, “Troppo presto parlare di capoluogo”

“Alzare la posta, sollevare un polverone gratuito, perché nulla si faccia e tutto resti com’è. Non saprei interpretare altrimenti la sortita di alcuni esponenti istituzionali e politici sul tema della Nuova Pescara”. E’ questo il commento di Cristian Odoardi, presidente CNA Pescara.

“Lanciare ora nel dibattito politico, prima ancora che l’iter istituzionale conclusivo abbia davvero inizio, il tema del capoluogo di Regione vuol dire soffiare irresponsabilmente sul fuoco e riaprire ferite del passato. Chi non vuole fare la Nuova Pescara, oggi da sfogo alla fantasia per cercare di frapporre ostacoli, mobilitare nuovi nemici, generare inutili tensioni, riesumare scheletri del passato, mentre solo fino a qualche mese fa tacevano, girando la testa altrove, e lasciando al solo mondo dell’impresa e dell’economia l’onere della battaglia culturale a difesa del progetto. E’ tempo che la discussione torni nell’alveo in cui i promotori del progetto, e i cittadini che l’hanno avallato votando in massa un referendum consultivo, l’hanno incanalata: dar vita a un nuovo Comune che nasca dalla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Questo – e null’altro – è il mandato, già di per sé complesso, affidato all’istituzione regionale, cui spetta l’intera regia della fusione”, ha concluso Odoardi.

“La proposta di legge all’esame del Consiglio Regionale per la nascita della Nuova Pescara è un progetto impegnativo e ambizioso. Uno scenario ricco di prospettiva che guarda con coraggio avanti e che mal si combina con un pensiero che occhieggi al passo del gambero, riaprendo questioni che sono state definite più di quaranta anni fa, stabilendo un equilibrio di ruoli che tutto sommato ha mostrato di funzionare in modo soddisfacente”, ha commentato il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.

“D’altra parte tutto si può immaginare salvo che la Nuova Pescara nasca con l’obiettivo di attrarre in riva all’Adriatico uffici pubblici e targhe istituzionali: siamo stati sempre la città del dinamismo e dell’intrapresa, e con questo approccio vogliamo metterci in cammino anche questa volta, contando sulla nostra capacità di gettare nuovi ponti e non puntellando orgogli di campanile”.

“Le due prese di posizione tutte interne al Pd sulla possibilità di spostare il capoluogo dell’Abruzzo da L’Aquila a Pescara mi lasciano davvero interdetta, sono espressioni contro la storia e contro la legge”, ha commentato la senatrice PD Stefania Pezzopane. “Riaprire questo sterile dibattito alla vigilia di difficili elezioni politiche, regionali ed amministrative è un azzardo indegno di una forza politica seria qual è il Pd. Per questo mi auguro uno stop alle polemiche locali, altrimenti auspico un intervento dei vertici del nostro Partito. Credo che il progetto della grande Pescara si regga in equilibrio con la vocazione dell’Aquila centro istituzionale e capoluogo, in una visione policentrica dell’Abruzzo”.

“La proposta del responsabile Dem per Montesilvano Enzo Cantagallo, sull’eventuale attribuzione alla Nuova Pescara del titolo di Capoluogo di Regione, merita attenzione e considerazione. È nostro dovere vagliare le nuove opportunità offerte da tale operazione, invitando i fratelli aquilani a evitare campanilismi e posizioni di pregiudizio. Comprendiamo, ovviamente, l’evidente imbarazzo del Pd che governa la Regione Abruzzo rispetto alla fuga in avanti di un incontrollabile Cantagallo, ma ci meraviglia che l’accorto Governatore D’Alfonso, il grande regista della rivoluzione geografica del nostro territorio, si sia dimenticato di considerare tale inevitabile conseguenza”, è il commento del Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.

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