Ll’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, promosso dalle associazioni WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia, FIAB, CAI, Italia Nostra e FAI, ha fatto il punto dopo la grande Manifestazione per l’Acqua Trasparente.
“Il risultato degli oltre 3.000 partecipanti non era affatto scontato – hanno detto – e ci sentiamo di ringraziare i volontari delle associazioni che hanno dato vita all’Osservatorio che hanno lavorato per la riuscita della manifestazione, così come ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti a quella che fin sa subito abbiamo voluto che fosse una manifestazione aperta a tutti come di tutti deve essere l’acqua. La manifestazione ha ribadito le richieste che portiamo avanti da tempo: sull’acqua vogliamo trasparenza, partecipazione e sicurezza. Richieste su cui non siamo intenzionati a fare passi indietro e su cui invitiamo tutti coloro che hanno marciato sabato ad una piena assunzione di responsabilità. Come abbiamo fatto dal palco negli interventi di chiusura alle forze politiche presenti, in particolare quelle che hanno responsabilità di governo, al Presidente della Provincia, ai Sindaci e al Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga chiediamo di aumentare l’impegno e di farsi espressione di queste comunità, di far sentire la voce del popolo dell’acqua nelle sedi opportune”.
In primo luogo, l’Osservatorio torna a chiedere alla Regione di aprire il tavolo tecnico sulla sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso alla partecipazione delle associazioni che lo compongono, tutte riconosciute dalla legge italiana come portatrici di interessi collettivi e diffusi garantiti dalla Costituzione.
L’Osservatorio ha invitato inoltre il Comune di Isola del Gran Sasso, che a quanto pare dovrebbe essere il soggetto a cui spetterà la valutazione di incidenza sull’esperimento SOX, ad aprirsi alla collaborazione con le associazioni, oltre che con le altre Istituzioni, affinché tale importante strumento garantisca un esame approfondito e accurato degli impatti di questo esperimento sull’acquifero e sugli habitat tutelati da un parco nazionale e da siti di interesse comunitario appartenenti alla Rete Natura 2000 dell’Unione Europea.
L’Osservatorio ha valutato poi positivamente l’impegno dei Sindaci, affermato nell’assemblea dell’8 novembre e ribadito dal Presidente della Provincia al termine del corteo dell’11 novembre, di essere pronti ad impugnare gli atti autorizzativi dell’esperimento SOX. Ma ha riaffermato la necessità di mettere in campo una vera e propria strategia legale su tutti gli aspetti legati alle interferenze tra acquifero/autostrada/laboratori affinché si possa garantire la salute degli oltre 700.000 abruzzesi che bevono l’acqua del Gran Sasso e la tutela dell’ambiente.
Infine l’Osservatorio ha invitato i parlamentari abruzzesi a farsi promotori di un’azione decisa sui vari ministeri competenti affinché si possano accelerare sia il processo per l’individuazione della soluzione definitiva al problema dell’interferenza che l’adozione di misure immediate per l’azzeramento del rischio incidenti.