Domani, il Convitto riaprirà per il servizio mensa alle ore 12,30, alla presenza del Presidente Antonio Di Marco, della dirigente scolastica Teresa Marsili, del Sindaco di Alanno Oscar Pezzi e del presidente del Consiglio comunale Enisio Tocco.
I lavori di miglioramento sismico dell’intera struttura convittuale sono stati finanziati dalla Regione per un importo di 1.4 milioni di euro, con compartecipazione economica della Provincia. Sono stati eseguiti nell’intero edificio ad esclusione dell’ala nord e della chiesa annessa al convento (costituente una distinta unità strutturale seppur in aderenza), permettendo un innalzamento dell’indice di vulnerabilità sismica dallo stato pre-intervento pari da 0,105 allo stato post-intervento, pari a 0,826.
I lavori, recentemente ultimati, sono stati molto complessi ed economicamente significativi, soprattutto per la parte strutturale (rinforzi delle murature in pietrame, in mattoni pieni, delle pannellature murarie; ringrosso e inserimento di nuovi pannelli murari; consolidamento dei solai in ferro e latero-cemento; consolidamento delle volte; cerchiature in acciaio di aperture e vani in murature portanti; ripristino di cornicioni e parapetti) ed hanno riservato non pochi imprevisti, connessi alla complessa tipologia costruttiva del manufatto e ai numerosi interventi di manutenzione effettuati nel tempo.
Per questi motivi si è potuto provvedere al completamento funzionale di una porzione del piano terra, limitatamente ai locali strettamente necessari all’espletamento del servizio di refezione (cucina, dispensa, refettorio, servizi igienici per i convittori e servizi di supporto agli operatori), previo adeguamento degli stessi alla vigente normativa antincendio ed igienico-sanitaria.
Le soluzioni tecniche adottate in fase esecutiva per il ripristino dei suddetti locali, sono la risultante di complesse esigenze (adeguamento alle normative sismica, antincendio, impiantistica ed igienico-sanitaria), da coniugarsi necessariamente con la natura, vetustà e tipologia costruttiva e distributiva dell’intero immobile, nel doveroso rispetto dei vincoli imposti dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici.