Pescara. Dopo la discarica di Bussi, provengono da Piano d’Orta i timori per una nuova bomba ambientale. Ma la Provincia di Pescara rassicura sulla bonifica dell’area ex Montecatini in Bolognano.
Il luogo dove un tempo operava una fabbrica di acido solforico per concimi, e oggetto di un recente esposto in Procura e alla Corte dei Conti da parte del Movimento 5 Stelle, include una parte nel Sito di Interesse Nazionale proprio di Bussi sul Tirino. “La Provincia di Pescara”, spiega una nota dell’Ente, “nel settembre del 2015, ha emanato una ordinanza nei confronti di Edison S.p.a. per l’avvio delle procedure prescritte dal cd. Codice dell’Ambiente. L’istruttoria compiuta dagli Uffici provinciali ha indotto Edison S.p.a. ad attivarsi per dare esecuzione a quanto prescrittole dall’amministrazione. Si ricorda, altresì, che la Provincia ha contestato l’impugnativa proposta dalla stessa Edison dinanzi al TAR di Pescara; la società, di fronte alle puntuali e rigorose contestazioni dell’Avvocato Matteo Di Tonno, incaricato dalla Provincia, ha rinunciato alla discussione del ricorso”.
“Lo stato delle attività vede, attualmente, il doveroso completamento delle indagini belliche – per la ricerca di eventuali residuati – di competenza del Genio Militare cui spetta il rilascio del relativo nulla-osta”, prosegue la Provincia, “Pertanto, parlare di misure di sicurezza inesistenti o inadeguate ovvero, ancora, di omissioni, errori e ritardi da parte delle amministrazioni competenti non tiene conto della reale evoluzione dei fatti ed, anzi, testimonia una scarsa conoscenza dei complessi iter procedurali da rispettare, determinando un allarme nella popolazioni interessate”.
“Anche per le aree esterne al S.I.N. – come a suo tempo circoscritto dal Ministero – l’Amministrazione provinciale”, continua la nota, “si è attivata con la notifica di avvio delle procedure imposte dalla normativa di settore: riguardo al loro esito, si procederà eventualmente step by step, senza clamori e sensazionalismi, con misurazioni oggettive e dati certi ed attuali, così da ripetere con successo quanto ottenuto per l’area del vecchio stabilimento. E’importante precisare che, nel caso concreto, parlare di un obbligo di bonifica appare tecnicamente improprio trattandosi, questa, di un’attività che costituisce l’extrema ratio cui far ricorso solo in presenza di determinate condizioni di inquinamento, tanto da essere stata applicata in Italia solo in rari ed eccezionali casi: la normativa prevede, invece, una serie di ulteriori interventi ugualmente ritenuti idonei a garantire la sicurezza dei luoghi e della salute, quali il monitoraggio del piano di caratterizzazione, la messa in sicurezza permanente o operativa, la riparazione e ripristino ambientale. E per questo di attività è competente la Provincia, che, appunto, ha provveduto affinché la Edison le svolga”.
“Il risultato dell’amministrazione provinciale, con l’applicazione puntuale, prudente e discreta delle procedure amministrative – afferma il presidente della Provincia Antonio Di Marco – può senza dubbio costituire un motivo di orgoglio e fiducia per l’intera comunità pescarese e per tutti coloro che hanno veramente a cuore la tutela dell’ecosistema: l’avvio dei lavori nell’area ex Montecatini costituisce l’esempio concreto degli obbiettivi raggiunti da un’amministrazione virtuosa che, anche nella ristrettezza delle risorse finanziarie, rappresenta un punto di riferimento nell’attuazione delle politiche ambientali”.