Le acque dell’Acheronte che solcava per traghettare i dannati verso l’inferno dantesto non saranno state certo linde, ma quelle della riviera sud non sono certo diventate pulite al passaggio di Caronte. Dalla figura della Divina Commedia è stato preso il nome dell’ultima ondata di caldo che sta attraversando l’Italia, e l’analogia calza ironicamente a pennello con la straordinaria produzione di alghe che si è verificata questa mattina sulla riviera pescarese.
Sono stati infatti il caldo eccessivo e l’umidità che nella notte ha raggiunto l’87 per cento a far fiorire quintali di vegetazione marina, adagiatasi sulle rive formando uno stato verde spesso 80 centimetri. Emergenza sulla riviera sud, dove tre mezzi della Attiva sono dovuti intervenire a ridosso degli stabilimenti Le Nereidi e Onda Blu, 50 sacchi sono stati raccolti dagli stabilimenti Le Canarie e Lido Azzurro, altri 50 sacchi a nord, all’altezza dello stabilimento Stella Marina.
Rimossa mezza tonnellata di alghe. I quintali di materiale verde e appiccicaticcio rimossi ammontano a 480. Sono 180 quelli rimossi ieri, ben 300 oggi, nella seconda giornata di emergenza alghe, rivelatasi perfino peggiore della precedente. Decine e decine i mezzi mobilitati dall’Attiva sulla riviera sud e nord, cinque gli scarrabili che stanno facendo la spola tra il lungomare e la discarica per portare via tutti i sacchi confezionati dai balneatori o per raschiare direttamente il tappeto verde depositato sulla battigia. Per ora la guardia resta alta anche per la prossima notte, quando il fenomeno colpisce maggiormente, almeno fino a quando non cesseranno l’afa e il caldo portati da Caronte. Ma per domenica le temperature sul capoluogo adriatico dovrebbero arrivare sino a 40 gradi.