Mentre in Consiglio comunale si discute, a forza di emendamenti, sull’entità del salasso che ricadrà sui cittadini, una riunione della maggioranza ha ieri vagliato le ultime due misure che si intende applicare all’Imu per il Comune di Pescara. Provvedimenti ancora in corso di elaborazione, illustrati oggi dall’assessore ai Tributi Massimo Filippello: aliquota al 7,6 per mille per le seconde case cedute in comodato d’uso gratuito di padre in figlio e aliquota agevolata per le seconde abitazioni utilizzate come studi professionali, al pari dei negozi usati per attività artigianali. Ulteriori agevolazioni per i pescaresi, dopo il 3 per mille proposto per chi ha contratto un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale con categoria da A2 ad A5, non abbia redditi superiori a 30mila euro e non sia proprietario di altri immobili
Agevolazioni, quindi, anche per le seconde abitazioni dal 10,6 per mille previsto in via ordinaria si potrà concedere l’ aliquota agevolata al 7,6 per mille per gli immobili locati con contratto a canone concordato, per gli immobili strumentali di artigiani e commercianti che abbiano attività e residenza a Pescara e a coloro che danno in comodato d’uso gratuito ai propri figli una casa. “Infine”, ha detto l’assessore Filippello, “stiamo valutando un’ulteriore aliquota agevolata per disciplinare gli immobili strumentali dell’Ici, ovvero le seconde abitazioni utilizzate dai proprietari come sede del proprio studio professionale”.