“Nelle stesse drammatiche ore in cui 84 famiglie, ovvero oltre 230 cittadini pescaresi, sono finiti in mezzo alla strada perché i loro alloggi popolari sono stati dichiarati a rischio crollo in via Lago di Borgiano, e hanno trascorso la notte in auto, o tra gli scarafaggi dell’ex Circoscrizione Castellamare”, afferma Armando Foschi, “i primi dei 1.114 immigrati compresi nell’ultimo bando della Prefettura, avrebbero preso possesso di una palazzina libera di proprietà privata in via Tiburtina, al civico 146, affidati a una delle Cooperative che ha partecipato all’ultimo bando e che incasserà 35 euro al giorno, oltre Iva, per ciascun immigrato accolto”.
“È evidente l’incoerenza e la portata vergognosa di tale operazione”, protesta Foschi, “se la Prefettura e il sindaco Alessandrini sapevano che c’era una proprietà disponibile, seppur privata, proprio nel quartiere in cui si è verificato lo sgombero delle palazzine a rischio collasso, perché non l’hanno requisita per dare un riparo dignitoso alle 84 famiglie accampate e sparse tra Pescara, Chieti e Teramo?”.