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Il corpo della giovane, originaria di Foggia, è stato trovato sul letto, con un cappio attorno al collo, e il caso si ricopre di mistero: poco chiaro l’accaduto, la Polizia è al lavoro per ricostruire i fatti e per capire se si sia trattato di un suicidio, come ipotizzato inizialmente, o se possano esserci altre cause dietro la morte.
In questura gli investigatori stanno ascoltando un uomo con cui molto probabilmente la 39enne aveva una relazione. È stato lui a trovare il corpo e a lanciare l’allarme.
Nell’abitazione, per ricostruire la dinamica dei fatti, c’è la Polizia, con Scientifica, squadra Volante e Mobile. Presenti anche il medico legale Ildo Polidoro che sta eseguendo tutti gli accertamenti e il pm Gennaro Varone.
Inutile l’intervento del 118, arrivato con l’ambulanza medicalizzata: il personale ha potuto solo constatare il decesso.
Un biglietto, ritrovato in cucina, nel quale la donna avrebbe espresso le sue scuse ai famigliari per il gesto estremo, farebbe propendere gli investigatori verso la causa del suicidio.
Restano, però, dubbi sulla dinamica della morte: il cappio con cui la donna, originaria di Apricena (FG) e impiegata in una banca di via Nicola Fabrizi, si sarebbe impiccata è stato realizzato con una cintura.
A lanciare l’allarme è stato l’ex compagno, con il quale aveva interrotto da tempo la relazione sentimentale.
La polizia, oltre agli accertamenti sull’appartamento e sul biglietto, sta continuando ad ascoltare in questore famigliari e conoscenti. A fugare ogni dubbio, comunque, sarà l’autopsia, che si svolgerà con molta probabilità domani.