“Il primo, lo scorso anno, ebbe effetti drammatici, con la riduzione del patrimonio pubblico in una latrina, costringendo l’amministrazione comunale a un ingente dispendio economico per riportare alla normalità e in sicurezza le condizioni della spiaggia, dove abbiamo trovato ogni genere di rifiuto. Ancora una volta, anche l’appuntamento di ieri sera, non è stato autorizzato né comunicato ufficialmente, ma ne siamo venuti a conoscenza solo tramite il tam-tam rimbalzato dai social network, un evento – ha detto il vicesindaco del Comune di Pescara, Berardino Fiorilli, assessore alla Sicurezza del Territorio – che alla fine si è tradotto in 4.500 adesioni, ragazzi, che si sono riversati sulla spiaggia e che ci siamo preparati a fronteggiare al meglio mettendo in campo l’esperienza maturata e il personale adeguato, anche se non abbiamo nascosto sin dall’inizio le nostre forti preoccupazioni, derivanti dal messaggio lanciato attraverso tali eventi e che l’amministrazione comunale non può in alcun modo sostenere. Non possiamo infatti, senza fare facile demagogia populista e pur guardando con favore a ogni iniziativa di socializzazione giovanile, condividere appuntamenti tesi a favorire la politica della ‘bevuta collettiva’ dopo che durante tutto l’anno sponsorizziamo e promuoviamo le campagne anti-alcol e contro le stragi del sabato sera, destinate soprattutto ai più giovani, agli studenti. L’evento di ieri sera ha preso il via dopo le 23 andando avanti sino alle 5di stamane di sabato mattina. Imponente il servizio d’ordine predisposto: oltre un centinaio le unità operative presenti sul posto tra tutte le Forze dell’Ordine. E’ stata ad esempio prevista la presenza delle unità della Guardia di Finanza con l’impiego delle unità cinofile antidroga, nonché la squadra nautica di Pescara di Capitaneria di Porto e Roan per garantire il controllo in mare, visto che lo scorso anno molti ragazzi, dopo aver esagerato con l’alcol si sono gettati in acqua rischiando l’annegamento. La Polizia municipale si è occupata della chiusura e della deviazione del traffico a ridosso dell’area della Madonnina, con massima attenzione al lungomare Matteotti e agli incroci con via Foscolo, via Buozzi e via Puccini. Tutti gli stabilimenti balneari compresi tra la Madonnina e piazza Primo Maggio hanno accolto il nostro invito ad attivare il sistema di illuminazione notturna per accendere a giorno tutta la spiaggia, con la predisposizione della pattuglia di vigilanza sull’arenile stesso. E ancora erano presenti i Vigili del Fuoco e soprattutto le autoambulanze per prestare soccorso a quanti ne avranno bisogno. L’area della Madonnina è stata attrezzata con bagni chimici e con decine di bidoni per il conferimento dei rifiuti, bidoni rimasti per lo più inutilizzati. Stamane, alle 5 in punto, gli operatori della Attiva si sono presentati nell’area per la bonifica e si sono trovati dinanzi a una latrina: la spiaggia era disseminata di ogni genere di rifiuto, ma soprattutto a ostacolare le operazioni di pulizia era anche la presenza di centinaia di giovani abbandonati a terra, sulla spiaggia in uno stato di totale incoscienza dopo la bevuta della sera prima. Gli operatori della Attiva, 12 in tutto con due trattori pulisci spiaggia, e due autocarri con relativi scarrabili, hanno prima provveduto a svegliare i ragazzi, per avere un margine di spazio tra cui muoversi. In molti casi hanno dovuto chiedere l’intervento del Pronto Soccorso per trasportare in ospedale i giovani in condizioni più critiche, in particolare una giovane trovata stesa a terra addirittura sul ponte del mare, forse in coma etilico, che non riusciva a riprendere conoscenza. Solo dopo un’ora la Attiva è riuscita a cominciare la bonifica e alle 10 erano già stati rimossi 80 quintali di rifiuti, soprattutto bottiglie di vetro vuote, ma anche carta, plastica, borsette e sacche abbandonate, addirittura vestiti e scarpe. Sino a questo momento il 95 per cento della spiaggia è stata pulita, anche se non è finita e questa notte si riprenderà il servizio completando anche la pulizia delle aree sotto e sopra il ponte del mare, mentre negli uffici della Attiva, in mattinata, abbiamo registrato la fila di genitori che si sono presentati a richiedere la restituzione dei vestiti e delle scarpe ‘dimenticati’ dai figli sulla sabbia, materiale che però risulta difficile da identificare”.