Nel decreto di archiviazione si evidenzia “l’insussistenza in capo agli indagati del necessario elemento soggettivo doloso”, consistente nella volontà di arrecare un danno.
Per questo motivo, solo oggi, benché il decreto del gip Giuseppe Romano Gargarella sia del 14 aprile scorso, si è venuti a conoscenza dell’assoluta insussistenza del reato imputato.
Deco S.p.A. si dichiara assolutamente soddisfatta dell’ archiviazione del caso. “Apprendiamo con soddisfazione – si legge in un comunicato – di non essere trafficanti illeciti di rifiuti ma azienda seria operante, da sempre, nel pieno rispetto della normativa e delle rigide procedure vigenti in materia. Ma ciò che è più grave – continua la Deco – è l’assoluta enfasi con cui vengono divulgate informazioni assolutamente false, tali da gettare fango su aziende e professionisti che lavorano in modo assolutamente serio e trasparente. Priva di ogni fondamento è stata, inoltre, l’ avvenuta quantificazione nelle scorse settimane da parte di alcuni giornalisti (in base a non precisati parametri) dell’ illecito profitto ricavato dal traffico di rifiuti in oggetto. E’ triste – conclude Deco S.p.A. – dover constatare che, sempre più spesso, si è condannati prima di ogni processo. Confidiamo solo che a tale notizia venga dato lo stesso risalto con cui era stata veicolata quella relativa all’ apertura della medesima indagine”.