Alcune settimane fa il decesso di un giovane, uno dei tanti clochard che vivono nella Stella Maris; poi le foto di un set erotico girato abusivamente nella struttura vietata all’accesso; infine, ieri, un controllo della Municipale terminato con gli agenti costretti a sparare a un cane per difendersi.
Così, stamattina sono arrivati camion e operai pronti a murare gli ingressi dell’ex colonia fascista, in modo da impedire che, soprattutto in estate, quando il cortile viene adibito a parcheggio per la spiaggia, nuovi episodi di degrado e scarsa sicurezza si verifichino.
Esulta Marco Forconi, esponente di Fdi-An, il primo a richiedere che venissero murati gli accessi ai primi due livelli “dell’aeroplanino”.
L’edificio, “da tempo inutilizzato, rappresenta una situazione di degrado e pericolo”, scrive il sindaco nell’ordinanza che impone i lavori di chiusura dei varchi di accesso.
Nell’ordinanza si ricordano il “persistente degrado dello stabile”, l'”occupazione da parte di persone senza fissa dimora”, l’episodio della morte del giovane e quello di ieri.
“La frequentazione dell’edificio da parte di persone senza fissa dimora, unitamente alle scarse condizioni igieniche e di sicurezza all’interno dello stesso”, si legge nel provvedimento, possono essere “di pregiudizio per le persone e per la zona circostante”.
“Non si poteva aspettare più neanche un giorno”, afferma l’assessore ai Lavori pubblici e Polizia locale, Valter Cozzi. Fino alla conclusione dei lavori, Polizia municipale e Polizia provinciale effettueranno dei pattugliamenti nell’area.