Inaugurata ieri, con il taglio del nastro del sindaco Luigi Albore Mascia, la nuova isola pedonale che corre, su un pavimento a scacchi, da via Firenze a via Cesare Battisti. Un opera costata 400mila euro, partita con il cantiere dello scorso 28 ottobre, ideata soprattutto per riqualificare le infrastrutture della zona, ma anche per incrementare l’aspetto ecologico della mobilità cittadina. Oltre al risanamento totale di alcune forti situazioni di degrado della rete fognaria e delle caditoie per l’acqua piovana, nonché quello dell’adeguamento della pubblica illuminazione ai requisiti di sicurezza e di risparmio energetico, l’amministrazione comunale ha voluto rispondere soprattutto alla “motivazione ambientale, con la necessità ormai divenuta improcrastinabile di dotare il centro della città di un sistema infrastrutturale pedonale capace di migliorare la qualità della vita”, ha detto il sindaco”dunque abbiamo previsto, in linea con quanto già precedentemente realizzato in via Roma, via Trento o lo stesso corso Umberto. La pedonalizzazione di via Firenze e di via Battisti, diviene, quindi l’asse portante dell’intero progetto di riqualificazione complessiva del centro urbano. Cancellate per sempre le separazioni tra strada e marciapiedi, in via Firenze e in via Cesare Battisti, così com’è già accaduto in passato in via Roma, via Trento, corso Umberto e via Piave; crocevia caratterizzati da particolari disegni, mentre sull’asse principale la pavimentazione da una scacchiera di pietra lavica, e pietra bianca d’Istria. Il progetto di pedonalizzazione prevede di allungare l’intervento verso sud, per raggiungere via Trieste, e ancora verso nord, sino a raggiungere via De Cesaris, ossia dinanzi al mercato coperto. 2I nostri uffici stanno lavorando al secondo lotto del progetto che seguirà lo stile di quanto realizzato sinora; e abbiamo deciso di riprendere i lavori a fine estate, per consentire a tutti, residenti e operatori economici, una bella stagione serena, per poi concludere le opere prima del prossimo Natale”, ha spiegato ancora Albore Mascia.
Il secondo nastro consecutivo è stato tagliato oggi per il nuovo parcheggio dell’area di risulta, nello spazio di fronte alla rotatoria di via Michelangelo. Capace di 240 posti auto, il parcheggio appena realizzato ha preso il posto e riqualificato un’area lasciata da vent’anni nel degrado, dove gli automobilisti erano costretti a convivere con pozzanghere, fango, buche, sterpaglie, a ridosso del vecchio deposito della locomotiva che era stato trasformato in un rifugio per disperati. Insieme a quella sud, il parcheggio più grande della città, anche quella a nord dell’area di risulta arriva ad offrire oltre 500 posti, dopo i primi 300 realizzati due anni fa attorno al terminal-bus. L’ultimo cantiere, costato 200mila euro, ha preso il via a luglio scorso, interessando tutta l’area posta a nord-est, circoscritta da via Michelangelo, corso Vittorio Emanuele e dal perimetro delimitato dal ‘Ferrhotel’, gli appartamenti riservati ai ferrovieri. Dai vecchi 50 posti, demolendo anche la fatiscente rimessa della locomotiva, l’area è stata incrementata a 240, di cui 10 riservati ai diversamente abili, con ulteriori 26 posti per gli scooter, portando a oltre 2mila posti auto gli stalli complessivamente disponibili sulle aree di risulta. Oltre agli 8mila metri di lavori hanno compreso anche la sistemazione del marciapiede esistente, dotato di un nuovo cordolo perimetrale e rifacendone la pavimentazione; oltre alla rete di raccolta delle acque piovane, sono stati predisposti anche un impianto di illuminazione e le fondazioni delle future torri-faro.
La sosta sarà a pagamento, gestita come per le altre aree comunali da Pescara Parcheggi. Sarà possibile scegliere tra la sosta lunga a 2,50 euro per l’intera giornata, e la sosta breve a 50 centesimi per la prima mezz’ora e 1 euro ogni ora successiva. Nell’area potranno inoltre parcheggiare gratis una vettura anche i residenti del centro muniti dell’apposito pass.
Daniele Galli