Montesilvano. I primi sintomi dell’emergenza rifiuti si manifestano nella cittadina alle porte di Pescara: cassonetti stracolmi e montagne di sacchetti accatastati ovunque, persino davanti agli asili. La poca immondizia raccolta rimane dentro ai camion della Ecoemme.
Da via Vestina, alla pineta fino al pieno centro: il giorno dopo la chiusura della discarica di Colle Cese, Montesilvano affoga nell’immondizia non raccolta. Cassonetti stracolmi, sommersi anche loro dai sacchetti e dagli scatoloni accatastati sui marciapiedi: “Sono due giorni che non raccolgono la spazzatura”, commentano disperati i passanti. Entrando sull’infinito rettilineo della Vestina da ovest si cominciano a vedere i primi mucchi di ‘monnezza’, seppur i bidoni assediati sono solo quelli dove si concentrano più abitazioni; ma avvicinandosi sempre più al centro la situazione peggiora gradualmente.
Un colpo allo stomaco vedere davanti al cancelletto d’ingresso dell’asilo ‘Fonte D’Olmo’ di via Salvemini cinque enormi sacconi grigi, depositati sul marciapiede proprio sotto all’insegna “Scuola materna 3° circolo”. “Sono qui da due giorni”, dicono due bidelli increduli, ignorando che la discarica di Spoltore è esaurita e i singoli Comuni, come Montesilvano, devono sbrigarsela da soli per trovare un nuovo impianto di smaltimento.
In via Sannio il pattume quasi invade il passo carrabile del civico n°2, e i residenti esasperati sperano nel buon senso comune, appellandosi all’aiuto reciproco con dei cartelli scritti a mano e appesi direttamente sui secchi: “Tenere le buste chiuse, non sporcare per terra”, recita uno di questi, mentre un altro indica dove trovare cassonetti meno a vista e quindi ancora utilizzabili. “Ci tocca fare così”, dice una signora dal balcone, “abbiamo chiamato la Ecoemme stamattina ma ci hanno risposto che non raccolgono perché non sanno dove metterla e che non sono certi che la raccolta spetti ancora a loro”. Il clima di incertezza, quindi, avvolge anche la ditta che gestisce la nettezza urbana di Montesilvano. Poco prima delle 14:00 alcuni operai erano in azione in viale Europa, ma solo per raccogliere quanto rimasto dopo il mercato rionale: un camion compattatore e un’idropulitrice, ma vengono portati via solo i resti di frutta e verdura rimasti a terra, e le cassette vuote avanzate dalle bancarelle. “Mi dispiace signora, non possiamo raccogliere altro”, risponde lo spazzino ad una donna che sperava di approfittarne per liberarsi del sacchetto casalingo. E pure loro navigano a vista: gli ordini impartiti ai netturbini è quello di rientrare con i mezzi carichi di spazzatura al deposito di via Nilo, e pare che lì dentro rimarranno, per ora. L’alternativa, a serio rischio, è quella di sospendere i prossimi mercati, previsti per giovedì e venerdì a Villa Verrocchio e Villa Carmine.
Meglio non va nemmeno in pieno centro: negozi ed attività di corso Umberto costretti ad accogliere i clienti con l’immancabile cumulo di rifiuti; addirittura Palazzo Baldoni, l’edificio comunale che ospita uffici pubblici e centro conferenze, non manca della sua mini-discarica sul piazzale antistante, a due passi dalla caserma della Polizia Municipale. Ma è così dappertutto, dalla nazionale a via Verrotti alla pineta: in via Saline una vera e propria distesa di sacconi e sacchetti fa da contraltare ad una casa di riposo per anziani privata: un ex albergo di sette piani nel quale centinaia di anziani ricevono cure e assistenza sanitaria.
Tutti in attesa di una decisione che, con l’immancabile rimpallo di responsabilità tra le amministrazioni, non si capisce ancora da chi dovrà essere presa; intanto la sensazione che aleggia tra le strade di Montesilvano, per bocca degli stessi residenti, è che “Napoli non è così lontana”. Dire quanto sia vero, ad oggi, spetta alle immagini della nostra photogallery.
L’Assessore Di Emanuele: i cittadini devono pazientare. “Ai cittadini chiedo di pazientare, perché siamo impegnati costantemente con riunioni tra la Provincia e gli uffici regionali, dove siamo stati ricevuti dal dirigente per la Gestione dei rifiuti Franco Gerardini, molto disponibile e competente, con il quale abbiamo raggiunto la soluzione suddetta della delibera approvata oggi in Giunta”, così l’assessor comunale delegato alla Nettezza Urbana Claudio Di Emanuele ha commentato delibera con la quale la Giunta comunale ha concordato con gli altri sindaci coinvolti di dare mandato ad Ambiente per trovare un accordo risolutivo con tutti gli interlocutori necessari: “L’emergenza rifiuti deve essere una priorità per tutti”, commenta Di Emanuel, compresa la Regione che avrebbe già dovuto emettere un’ordinanza di urgenza per l’uso della discarica di Casone, usando il 5% di riserva che consentirebbe di superare l’emergenza momentanea e di arrivare al 4 aprile, data in cui si avrà un chiarimento per l’utilizzo della discarica di Notaresco”.
Le reazioni del giorno dopo. Il giorno successivo alla denuncia dell’emergenza, arrivano le reazioni a quanto dichiarato ieri dall’assessore Di Emanuele; in verità, più che proposte di concreta alternativa si tratta di materiale da campagna elettorale. Se Attilio Di Mattia, candidato sindaco per il centrosinistra apprezza “l’onesta intellettuale dell’assessore delegato alla Nettezza urbana, il candidato del Polo dell’Alternativa Francesco Maragno rimprovera la noncuranza precedente alla chiusura di Colle Cese. “Di Emanuele”, commenta Di Mattia, “che sull’emergenza rifiuti ammette di non sapere cosa fare e quali provvedimenti intraprendere, è in attesa di un decreto d’urgenza dalla Regione, ma nel frattempo il Consiglio regionale ha stabilito che non ci sono le condizioni per giustificare un decreto d’emergenza: l’assessore farebbe bene almeno ad informarsi sulle decisioni della Giunta regionale”. Per Maragno, invece, “cassonetti della spazzatura colmi e nessuna soluzione all’orizzonte sono un risultato scontato visto che nessuno dell’amministrazione si è presentato al tavolo convocato dal gestore della discarica di Colle Cese e nessuno dell’amministrazione ha accolto le sollecitazioni a trovare una soluzione”. Entrambi concordi, comunque, su un intervento celere: “Sono preoccupato per l’arrivo della primavera: l’aumento delle temperature potrebbe rappresentare l’inizio di un’emergenza sanitaria”, allerta Di Mattia. “A questo punto occorre agire immediatamente sollecitando il consorzio Ambiente Spa per la stipula di un accordo ponte che consenta a Ecoemme di raccogliere il pattume per strada ed evitare emergenze di tipo sanitario”, rilancia Maragno, “una intesa che dia il tempo di ragionare e impedire di fare arrivare a tutto il mondo una immagine deleteria per l’industria turistica di Montesilvano”.
Sulle conseguenze per il turismo riflette anche Confesercenti. “Una città che vive di turismo come Montesilvano si ritrova, a pochi mesi dall’estate, con i rifiuti in strada per una evidente incapacità di chi governa il settore di fare bene il suo mestiere: si trovi subito, entro la settimana, una soluzione definitiva, prima che si verifichi un disastroso danno di immagine per le centinaia di aziende turistiche montesilvanesi”. L’ultimatum è del direttore provinciale Gianni Taucci, che tuona: “Nessuno si permetta di mettere a rischio la stagione estiva e nessuno si permetta di giocare ancora con le tasche delle imprese e dei cittadini di Montesilvano. Siamo pronti a denunciare alle autorità competenti la situazione di città come Montesilvano e chiedere il risarcimento danni ai diretti responsabili, ma ci auguriamo che non saremo costretti a farlo”.
Intanto in città continuano a sorgere cumuli di rifiuti ad ogni angolo, e tanti sono i cittadini che impugnano la macchina fotografica per testimoniare lo scempio: nella nostra photogallery si possono vedere tutte le immagini aggiornate ad oggi.
CONSIGLIO REGIONALE SULL’EMERGENZA RIFIUTI NEL PESCARESE
Daniele Galli
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