“L’Arta”, spiegano gli ambientalisti, “ha misurato nel cosiddetto soil-gas diversi parametri tra cui i pericolosi Composti Organici Volatili (COV), un gruppo eterogeneo di sostanze che contiene diverse molecole molto critiche, tra i quali, a mero titolo di esempio, gli idrocarburi clorurati. L’Agenzia ha rilevato elevate concentrazioni di COV sia presso gli sfiatatoi costruiti dal Commissario Goio al momento del capping sia presso i piezometri realizzati a suo tempo per valutare l’inquinamento delle acque sotterranee”.
“Vorremmo capire”, conclude il Forum, “cosa pensa di fare la Procura di Pescara rispetto alla fuoriuscita giornaliera di cancerogeni e sostanze tossiche, ora anche nell’aria dopo acqua e terreni, Dal 2007 (dal 2004 per il sito industriale) si ha consapevolezza che da Bussi si riversano nell’ambiente a valle sostanze pericolose per animali, compresi gli esseri umani, e piante. Abbiamo gli alberi contaminati da clorurati. Abbiamo i pesci al mercurio. Sono violate palesemente tutte le scadenze di legge possibili ed immaginabili per gli interventi di messa in sicurezza e di bonifica, dalle norme internazionali a quelle nazionali fino ad arrivare a quelle regionali”.