Pescara. Hanno finto di essere dei medici giunti per una visita gratuita a domicilio, hanno portato l’ottantaseienne nella stanza da letto, mentre il terzo asportava dalla credenza della cucina la somma di 630 euro custodita all’interno del libretto postale.
E’ quanto è successo ieri sera, a Pescara. Vittima, un anziano di 86 anni, appunto, il quale, accortosi dell’ammanco, ha immediatamente avvisato il nipote che ha segnalato il tutto alla Polizia.
Sul posto sono intervenute due volanti della Questura che, dopo accurate ricerche, hanno individuato il veicolo dei malviventi, in località Santa Filomena, all’altezza dello svincolo della statale 16. Ma fermarli non è stato semplice. Questi, infatti, resisi conto della presenza degli Agenti, hanno accelerato e imboccato l’arteria stradale in direzione Pescara. E’ scattato, dunque, l’inseguimento, che si è concluso all’uscita dell’Asse Attrezzato, nei pressi del cementificio di via Aterno.
L’uomo, Romano Cellini, pescarese di 50 anni, trovato in possesso della somma di 200 euro circa della quale non sapeva spiegare la provenienza, è stato arrestato per furto aggravato, in concorso con altri al momento rimasti ignoti e trattenuto nella Questura per il rito direttissimo.
Ma non è questo l’unico episodio che ha visto protagonisti gli anziani, vittime inconsapevoli dei raggiri dei malintenzionati.
Nella stessa giornata di ieri, infatti, la volante è intervenuta per un furto ai danni di un altro anziano di 82 anni, ad opera di tre individui che, fingendosi dipendenti comunali, si erano introdotti nella sua abitazione con la scusa di dover verificare gli atti e la documentazione relativa alla proprietà dell’immobile. I tre individui, probabilmente italiani, gli hanno chiesto di aprire la cassetta di sicurezza, da cui hanno prelevato la somma di 3.200 euro e vari oggetti in oro, il cui valore è ancora da quantificare. Sono in corso indagini al fine di individuare gli autori del reato.
La Questura coglie l’occasione per invitare i cittadini, specialmente gli anziani, a non fidarsi di persone che millantano conoscenze di medici che si recano a domicilio per visite gratuite, ma di rivolgersi al proprio medico di famiglia, in caso di bisogno. Inoltre, nei casi in cui dovessero bussare alla porta dipendenti comunali per controlli in casa o impiegati dell’Inps, di avvisare immediatamente parenti o vicini di casa fidati o, comunque, di chiamare il 113. La Polizia è sempre al servizio del cittadino per ogni necessità.