Montesilvano. Prosegue il confronto tra comitato Saline-Marina-PP1 e l’amministrazione comunale di Montesilvano per la riqualificazione dell’area a ridosso della foce del fiume.
Ieri un terzo incontro con l’assessore ai lavori pubblici Valter Cozzi, a seguito a riunioni con altre associazioni della zona (comitato Il Gabbiano, periodico Il Sorpasso, albergatori, commercianti e operatori economici dell’area) e la produzione di un dossier di segnalazioni, idee e proposte per la riqualificazione.
Il documento è organizzato in 6 capitoli, corrispondenti a diversi livelli di intervento, dalle emergenze al piano e idee per la città nuova. Si inizia con la questione della legalità, della sicurezza e delle comunità straniere presenti in città, con proposte per il controllo, integrazione e valorizzazione degli extracomunitari, non solo la comunità africana, ma anche gli investitori stranieri potenziali, gli italo-americani e emigranti di ritorno. Si individuano poi i problemi di manutenzione, decoro urbano e pulizia della spiaggia e lungomare, per ragionare sul ruolo del verde, la qualità e accessibilità dei percorsi pedonali e ciclabili, la qualità e il completamento degli spazi pubblici, la piazza, la chiesa, il collegamento dei parchi, la sicurezza e accessibilità dei servizi e attrezzature.
“La parte più impegnativa, ma anche quella più strategica per il rilancio di una zona, che può essere la punta di diamante dell’economia e della qualità urbana del
Nord pescarese”, spiega il comitato, “è quella che tratta dei grandi temi degli investimenti, del completamento delle opere, della promozione dell’industria turistica e immobiliare, con le grandi potenzialità della zona, dotata di oltre 4 mila posti letto alberghieri, palacongressi, multisala, centro commerciale e un quartiere in costruzione da 6-7 mila nuove stanze, corrispondenti a turisti che, col tempo, diventano nuovi abitanti”.
“Scelte nodali e irrinunciabili”, prosegue il comitato SMPP1, “sono quelle di una Strada Parco per i trasporto pubblico in sede propria, che permetta di pedonalizzare il lungomare e ridurre il carico di traffico nell’abitato, il nuovo ponte alla foce del Saline che deve essere solo per trasporto pubblico, pedoni e ciclisti, e deve proseguire fino a Silvi, associato sia ai parcheggi di interscambio (multipiano quello della zona alberghi palacongressi, con altri a Città Sant’Angelo e Silvi stadio) sia ai percorsi ciclopedonali di adduzione collina-mare (ex cavatoni e itinerari a mare alberati). L’opera, oltre alla valenza per la mobilità sostenibile, ha il ruolo di volano per processi di riqualificazione dell’edilizia e dei tessuti sul nuovo boulevard urbano, lungo la linea del trasporto pubblico, (ad alta frequenza subito, ad alta capacità man mano che si sposta la domanda)”.
“Ma un prerequisito, non ulteriormente rinviabile”, conclude il comitato, “è dotare la città di un PUT, piano urbano del traffico, che dia coscienza e dimensione ai problemi e un PUMS, piano della mobilità sostenibile, intercomunale che renda concordi con quelle di Pescara, Spoltore ed i comuni contermini le scelte territoriali ed infrastrutturali della Grande Città pescarese”.