Politici e amministratori, in carica e quelli dell’epoca di Pace, ma sopratutto tanti pescaresi raccolti nella chiesa della riviera per dare l’ultimo saluto al “sindaco gentile” : questa l’accezione più utilizzata per ricordare l’ingegnere e docente universitario in pensione che ha governato il capoluogo adriatico per tutti gli anni ’90.
Al rito funebre, officiato dal parroco Nicola Petrone, presenti fra gli altri il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, l’ex rettore dell’Università di Chieti-Pescara Uberto Crescenti, grande amico di Carlo Pace, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, i sindaci di Pescara, di Chieti e di Montesilvano, Marco Alessandrini, Umberto Di Primio e Francesco Maragno. ”
Sindaco per tanti anni, politico serio e onesto, quando poteva faceva del bene per la mensa dei poveri di Sant’Antonio e chiedeva sempre se c’era bisogno di qualcosa ai collaboratori – ha ricordato nell’omelia padre Nicola – Un cuore grande, quello del nostro fratello che oggi siamo qui a salutare. La morte non è l’ultima parola perché noi continuiamo ad esserci nella vita eterna”.
Al termine della messa la figlia Laura, anche a nome della madre Rossana e del fratello Bruno, ha voluto ricordare il papà e anche lei ha sottolineato l’aggettivo “gentile” per ricordarlo, prima di sciogliersi in un pianto di commozione, accolto dall’applauso della folla.