Pescara. Un software informatico innovativo, realizzato appositamente per il Comune di Pescara dalla Facoltà di Architettura dell’Università ‘D’Annunzio’, che, applicato al settore Gestione del Territorio, consentirà agli utenti, imprenditori o semplici cittadini, di consultare o scaricare direttamente da casa, senza file agli sportelli, le cartografie catastali della città per progettazioni o semplici valutazioni, con una precisione millesimale sulla realtà fotografata.
E’ quello messo a punto dal Dipartimento di Ingegneria della Facoltà di Architettura dell’Università ‘D’Annunzio’ e che, in virtù di un Protocollo d’intesa stipulato nei giorni scorsi, sarà sperimentato per i prossimi mesi. Lo ha annunciato l’assessore all’Innovazione Informatica Eugenio Seccia.
“Il software – ha spiegato tecnicamente il professor Palka – ci permette, tramite il calcolo di algoritmi, di risolvere il problema di gestione dei dati urbanistici della città, partendo dall’elaborazione delle zonizzazioni che andavano armonizzati con i dati catastali. Spesso sovrapponendo i dati del Comune con quelli del Catasto si registravano delle discordanze su confini territoriali e misurazioni; il nostro software permette di sovrapporre con precisione millesimale le due cartografie, dunque le planimetrie del Piano regolatore con quelle catastali, con la possibilità futura di avviare una lettura tridimensionale del territorio. Evidenti i vantaggi per gli utenti che, innanzitutto potranno fare affidamento su dati precisi al dettaglio per le progettazioni; inoltre il nuovo software consente una consultazione dinamica e interattiva, oltre che multimediale, dei dati urbanistici, ovvero i professionisti, i cittadini o gli imprenditori che vorranno visionare una cartografia, potranno cancellare le file dinanzi agli sportelli e andare semplicemente sul sito on line del Comune, cliccando sul link dell’Ufficio Gestione del Territorio e tramite una password avranno accesso alle planimetrie rielaborate, ovviamente senza la possibilità di apportare modifiche, ma con libero accesso alla consultazione e lettura”.
