“I lavori sono partiti sia per tutelare l’immobile in attesa che possano decollare gli auspicati interventi di riqualificazione – spiega Antonio Blasioli, reduce dal sopralluogo di stamattina – sia per metterlo in sicurezza da accessi di persone senza fissa dimora. Più volte, infatti, la struttura è stata sgomberata di persone e cose e messa in sicurezza, anche al fine di tutelare l’incolumità pubblica di quanti vi si rifugiavano, visto che all’interno ci sono detriti e calcinacci. Abbiamo prima messo a posto tutto il giardino esterno fra via Parco Nazionale d’Abruzzo e via Monte Amaro e poi si è proceduto alla muratura delle finestre. Entro lunedì tutti i varchi di accesso saranno chiusi e si procederà alla rimozione anche di tutti i calcinacci”.
“Il nostro impegno”, conclude Blasioli, “definiti questi lavori, sarà quello di far partire tutta la procedura perché l’edificio torni ad assolvere il suo ruolo di casa di riposo e possa ospitare comunità, iniziative ed essere un punto di riferimento aggregativo e sociale della zona”.