Dopo l’emanazione di un avviso pubblico apposito, sono stati individuati una serie di locali che consentiranno di creare un sistema di accoglienza diffuso sul territorio, evitando concentrazioni in un’unica zona e di creare dei veri e propri ghetti, per garantire così la sicurezza dei montesilvanesi.
«Sono diverse le manifestazioni di interesse pervenute grazie all’avviso pubblico – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Ottavio De Martinis -. Alcune sono state eliminate a causa della loro collocazione, in zone a spiccata vocazione commerciale o turistica. Questo con l’obiettivo di tutelare e proteggere i settori trainanti dell’economia cittadina. Per i locali ritenuti idonei verranno condotte le trattative con i proprietari di questi immobili. Con l’avviso – ricorda ancora l’assessore – abbiamo avviato la ricerca di una soluzione adatta ad aprire sul territorio una nuova mensa per i poveri e un emporio solidale, a supporto dei purtroppo numerosi cittadini in difficoltà che non riescono ad andare avanti da soli».
Il Comune aveva emanato un secondo avviso pubblico per l’individuazione di associazioni, cooperative e realtà del terzo settore che possano lavorare, in partenariato con il Comune e l’Azienda Sociale, alla gestione di tale tipologia di accoglienza. «Il bando era suddiviso in diversi lotti: quello dell’accoglienza, quello di tutela psico – socio – sanitaria, orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale, abitativo e lavorativo; e quello di orientamento e accompagnamento legale e mediazione interculturale. Per ciascun lotto abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse da parte di circa 12-13 associazioni, di tutta Italia. Verranno ora esaminate le loro proposte per individuare quelle più adatte alla nostra progettualità. Questo sistema di accoglienza verrà interamente finanziato dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo e nessuna spesa sarà a carico del Comune. Lo SPRAR – conclude De Martinis – ci permetterà di riportare la gestione di un fenomeno così importante come quello dell’accoglienza in capo al Comune e non lasciarlo al governo, per mezzo della Prefettura che fino ad oggi ha imposto al territorio scelte che non si conciliavano con le esigenze dei montesilvanesi. Attraverso lo Sprar possiamo finalmente preservare la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo turistico della città».