Processo Ciclone, Cantagallo: avevo relazione con ex moglie di Zupo

cantagallo_enzoPescara. Le dichiarazioni dell’ex sindaco Enzo Cantagallo sono state al centro, questa mattina, a Pescara, del processo su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Montesilvano. L’ex primo cittadino ha parlato per circa quaranta minuti. Il suo racconto e’ iniziato ripercorrendo la storia di come e’ stata assunta il comandante dei vigili di Montesilvano, Antonella Marsiglia, moglie dell’ ex capo della squadra mobile di Pescara, Nicola Zupo. Una vicenda iniziata, secondo Cantagallo, durante l’amministrazione guidata da Renzo Gallerati. Sulla scelta della Marsiglia, Cantagallo, davanti al collegio, presieduto dal giudice Carmelo De Sanctis, ha sostenuto di aver ricevuto sollecitazioni da parte dello stesso Zupo e dall’allora questore di Pescara. L’ex sindaco ha poi dichiarato di aver avuto una relazione con il comandante Marsiglia e di aver ricevuto da lei regali costosi, come ad esempio un Rolex, che gli e’ stato sequestrato perché ritenuto, dagli investigatori, provento della corruzione.
Sempre dalla Marsiglia ha detto di aver ricevuto in regalo un orologio Patek Philippe del valore di 11mila euro, acquistato dalla donna attraverso un prelievo di soldi da un conto corrente di una banca milanese. In questo caso Cantagallo ha riferito che l’orologio non gli e’ stato sequestrato in quanto la polizia non e’ riuscito a trovarlo nel corso della perquisizione. Cantagallo ha aggiunto che gli investigatori hanno, pero’, sequestrato la scatola e la garanzia dell’orologio, ritenuto, anche in questo caso, frutto della corruzione. In mattinata, inoltre, sono stati ascoltati come testimoni l’ispettore di polizia Costanzo Pastore e un geometra del Comune di Montesilvano Mirko Parlione. Pastore ha detto di aver rifiutato di entrare a far parte del team di investigatori che stava indagando, su incarico della procura di Pescara, sull’amministrazione Cantagallo. L’ispettore ha detto di aver rinunciato perche’ amico dell’ispettore Colangelo, estromesso dalle indagini in quanto la figlia lavorava al Comune di Montesilvano. Parlione ha invece parlato degli appalti ‘gonfiati’ e del suo rapporto con l’ex assessore Guglielmo Di Febo e l’architetto Ronaldo Canale.

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