Pescara. Si chiama ‘Notti Sicure’ la nuova campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol e le stragi del sabato sera promossa dal Comune di Pescara in collaborazione con l’Aci e l’Associazione di volontariato del Modavi.
“A partire da domani notte, venerdì 2 dicembre” fa sapere in proposito il coordinatore della della Consulta Giovani Vincenzo D’Incecco, “per ogni fine settimana sino all’Epifania, saremo presenti con 5 operatori e un coordinatore in via delle Caserme con un gazebo posizionato dinanzi al Caffè Letterario in cui consegneremo materiale informativo ai ragazzi che abitualmente frequentano il nostro centro storico, offrendo loro anche la possibilità di verificare il proprio tasso alcolemico all’uscita dai locali con l’esame dell’etilometro e, nel caso riscontrassimo livelli eccessivi, offriremo agli stessi ragazzi la possibilità di essere riaccompagnati a casa dai volontari del Modavi, per evitare di mettersi alla guida in condizioni non ottimali. E presso il gazebo chiederemo ai ragazzi anche di compilare questionari anonimi per effettuare una sorta di screening sulle abitudini dei nostri giovani. Il messaggio che vogliamo lanciare” ha detto D’Incecco “è ‘sì al divertimento nelle notti pescaresi, ma con il massimo rispetto per le vite nostre e altrui’. Il Modavi ha già realizzato in passato progetti di prevenzione contro l’abuso di alcol tra i giovani frequentatori dei locali di sera, un progetto che ora abbiamo riproposto con la presenza dei volontari dell’Associazione in via delle Caserme, ogni venerdì e ogni sabato sera, a partire da domani, venerdì 2 dicembre, e sino all’Epifania, con un gazebo in cui trasmetteremo messaggi e informazioni ai ragazzi. Lo slogan scelto, ‘Notti Sicure’, è già esplicito, ossia proporremo ai giovani di sottoporsi al controllo del tasso alcolemico per ricordare loro di divertirsi ma rispettando innanzitutto la loro vita. Nei casi in cui riscontreremo tassi elevati di alcol, superiori ai limiti di legge, offriremo ai giovani l’opportunità di essere riaccompagnati a casa dai volontari del Modavi, evitando di mettersi alla guida. Ovviamente ai ragazzi non vogliamo dire ‘bevi tranquillamente, tanto ti riportiamo a casa’, il messaggio piuttosto è ‘bevi, ma senza esagerare’, ed evidentemente dinanzi a situazioni di rischio accertate non potremo chiudere gli occhi. Il gazebo sarà operativo ogni fine settimana dalle 23 alle 3, nelle serate del 2, 3, 9, 10, 16, 17, 23 e 30 dicembre, e poi il 6 e 7 gennaio 2012”.
Ai ragazzi sarà distribuito materiale fornito dall’Aci per spiegare le conseguenze del consumo eccessivo di alcol, quali sono i limiti di alcol nel sangue consentiti dalla legge e che, se ad esempio un bicchiere di birra viene smaltito dal corpo in mezz’ora, è bene non mettersi alla guida di un mezzo prima di un’ora dal consumo di alcol. “In altre parole vogliamo insegnare ai nostri ragazzi a gestire l’alcol in modo responsabile” continua D’Incecco. “E quando troveremo qualcuno con un tasso alcolemico eccessivo, gli offriremo la possibilità di essere riportato a casa dai nostri volontari. Ovviamente non possiamo imporre il riaccompagnamento coercitivo, ma è una possibilità che daremo: il volontario riporterà il giovane a casa con la sua stessa auto, e il volontario verrà a sua volta seguito da un secondo operatore con un mezzo di recupero. Purtroppo non sempre i ragazzi accettano il riaccompagnamento per una questione di immagine con i propri amici; in tal caso li terremo con noi, presso il gazebo, sino a quando non avranno smaltito l’alcol in eccesso evitando che si mettano subito alla guida del proprio mezzo. Presso il gazebo” ha poi proseguito D’Incecco “chiederemo ai ragazzi di compilare un questionario anonimo di gradimento che, al termine della campagna, ci permetterà di redigere una relazione sullo studio dell’uso dell’alcol nella zona di Pescara vecchia che sarà un utile strumento di valutazione per la stessa amministrazione comunale”.
“La forza di tali campagne di sensibilizzazione – ha detto la dottoressa Capone – si traduce nei dati statistici, dai quali è emerso che il 37 per cento dei giovani ha introdotto la pratica del guidatore designato, dimostrando una sempre maggiore attenzione perché più consapevoli dei rischi legati alla guida in stato di ebbrezza”.