Montesilvano. Una maxi rissa e’ avvenuta oggi in tarda mattinata verso le 11.45 davanti al negozio di calzature Polaris sulla Nazionale, tra pescaresi e montesilvanesi. I due gruppi si sarebbero affrontati per una donna.
Erano in sei e si sarebbero picchiati usando anche una cinghia, una catena e una tronchesi ritrovate successivamente dai carabinieri. I militari, che sono stati allertati sul 112 da diversi cittadini che hanno assistito alla zuffa, ne hanno presi subito tre, due dei quali hanno tentato la fuga, e poi altri tre che si erano allontanati con un furgone. Alcuni sono rimasti leggermente feriti. Gli stessi carabinieri di Montesilvano si stanno occupando delle indagini per ricostruire l’accaduto e adottare eventuali provvedimenti.
Arrestati i protagonisti.
Sono stati arrestati in sei dai carabinieri con l’accusa di rissa aggravata e lesioni e sono stati condotti al carcere di San Donato. Da una parte ci sono Luca Sanna, di 37 anni, Remigio Santarone, di 27 anni, Ivano Matticoli, di 32 anni, tutti di Montesilvano e dall’altra Guerino Pomante di 37 anni, Antonio Di Giampaolo, 40 anni, e Massimiliano Tiberi, 41 anni di Pescara.
Alla base della rissa ci sarebbe il fatto che la convivente di Sanna avrebbe chiesto aiuto al suo ex a causa dei disaccordi con Sanna e cosi’ quando le due “bande” si sono incontrate, hanno prima discusso e poi sono passate alle mani.
Tra l’altro Sanna e’ stato protagonista la scorsa notte di un altro episodio: qualcuno e’ andato a casa sua, ai palazzi gemelli di Montesilvano, e l’ha minacciato suonando ripetutamente alla porta ma quando i carabinieri sono arrivati non hanno trovato nessuno. Non si esclude che i due episodi siano tra loro collegati. Quando si e’ verificata la rissa Sanna stava andando a lavoro con gli altri due di Montesilvano. Sia Sanna che Pomante erano sottoposti agli arresti domiciliari, ma il primo aveva un permesso per lavorare, il secondo per recarsi al Sert in alcune ore del giorno e per questo motivo dopo la rissa Pomante e’ stato denunciato anche per evasione. Tutti i feriti hanno riportato lesioni guaribili in 10 giorni.