L’avvio dei lavori per la riqualificazione dell’asse viario che va da via Firenze a via Cesare Battisti lascia scontenti molti pescaresi. In vista della pedonalizzazione di quest’area del centro cittadino, gli operai del Comune hanno iniziato a rivestire le due arterie con una pavimentazione a scacchi di pietra e lastre di porfido. Una delle cinque grandi opere pubbliche “che segneranno il rilancio di Pescara con l’amministrazione di centrodestra”, riportando le parole del sindaco Albore Mascia, comporta una spesa complessiva pari a 720 mila euro. Una cifra giudicata eccessiva dalla gente comune, che ha deciso di utilizzare internet per criticare le scelte della giunta comunale.
Il primo passo è stata la petizione dal titolo “Fermiamo la realizzazione della nuova pavimentazione di via Firenze e via Cesare Battisti”, lanciata nel pomeriggio e immediatamente linkata dal popolo di Facebook. In otto ore, infatti, si è già arrivati a 78 persone che hanno sottoscritto le ragioni del fronte del no al nuovo lastricato bianco e nero. “Alla luce dei primi metri posati”, si legge sul documento che circola in rete, “chiediamo al Sindaco una profonda e repentina riflessione su questo progetto. Non si tratta semplicemente di una questione di dubbio gusto, per rimanere diplomatici, ma in generale di metodo, un intervento così forte dovrebbe essere condiviso con la cittadinanza e con le categorie professionali perchè cambierà l’immagine della nostra città per i prossimi decenni”. “L’opportunità di lastricare una delle principali strade del passeggio pescarese con un intervento autoreferenziale, che si sovrappone così violentemente sulla città”, prosegue la nota che vede come primo firmatario Gianluca D’Angelo, “non può essere subito dalla cittadinanza, per questo chiediamo di fermare immediatamente i lavori per una riflessione, valutando possibili alternative attuabili nell’immediato. Non vogliamo che il l’asse via Firenze – via Cesare Battisti diventi la vergogna di questa città”.
Tanti e tra i più disparati i commenti che accompagnano la petizione online: dalle critiche dirette all’operato dell’amministrazione di Albore Mascia all’appello al buon gusto e alla richiesta di “fermare questo scandalo”. Qualcuno ci va giù duro e sul proprio profilo Facebook associa il bianco e nero della pavimentazione del centro pescarese all’immagine di una sala da bagno con tanto di sanitari in bella vista. “Cafonata… sembra un cesso di un centro commerciale”, conclude con amarezza uno dei firmatari della petizione.
De gustibus (Ndr.).
Daniele Galli