Pescara. Preso il giovane ‘re delle spaccate’, Giuliano Spinelli, rom 22enne che tra maggio e luglio scorsi ha rapinato ben 22 tra bar, tabaccai e negozi, mandando in frantumi le vetrine utilizzando scooter e scooteroni come arieti. La refurtiva vale circa 70mila euro.
Non è stata una banda specializzata, tantomeno una numerosa organizzazione criminale a rapinare tra maggio e luglio scorsi ben 22 tra bar, tabaccherie, negozi e benzinai tra Pescara, Spoltore, Francavilla e San Giovanni Teatino. Sulle prime, Carabinieri e Polizia di Pescara erano stati indotti a pensarlo, ma dopo aver analizzato i primi video dei circuiti di sorveglianza si sono dovuti ricredere bruscamente ed arrendersi ad un evidenza paradossale: la serie di colpi da circa 70mila euro è stata messa a segno da un 22enne, Giuliano Spinelli, giovane rom con già una condanna di 4 anni da scontare per reati contro il patrimonio. Ladro precoce di famiglia ben nota, quella cosiddetta dei ‘Lallone’; il fratello Claudio, di 2 anni più grande, nel marzo 2010 mandò in coma con un pugno uno studente della provincia di Foggia durante la movida di Pescara Vecchia. Precoce e abile, nonostante lo scarso lavoro tattico svolto prima delle ‘spaccate’, perlopiù rapidi sopralluogo eseguiti dal complice D.F., 28enne di Pescara, denunciato a piede libero. Spinelli agiva quasi d’istinto, improvvisamente, il più delle volte per racimolare quel che gli bastava per placare le necessità da tossicodipendente.
“Un modus operandi nuovo”, hanno spiegato stamattina il dirigente della Squadra Volante Alessandro Di Blasio e il capitano Claudio Scarponi, nuovo comandante della Compagnia dei Carabinieri di Pescara: D.F. studiava i luoghi, passandoci davanti con il proprio furgone, rapide occhiate, giusto per assicurarsi che gradini o paletti non impedissero il passaggio dei motocicli. Poi di notte, tra le 3 e le 6, Spinelli agiva fulmineo in sella al ‘cinquantino’ o allo scooterone: in pochi secondi, anche al primo colpo, spaccava le vetrine dei bar o delle tabaccherie, si introduceva e spazzolava via gratta e vinci, biglietti dell’autobus, ticket per i concerti, pacchetti di sigarette, occhiali e denaro contante per un totale di circa 70mila euro. Veloce e ben attrezzato: erano 4 i diversi motorini a disposizione, tutti risultati rubati, che teneva piazzati in posti sicuri e “coperti”, e poi zainetto per la raccolta e torcia per i lavori al buio. Sebbene non avesse paura di operare anche in locali ben in vista, come il secondo episodio riportato nel filmato, una tabaccheria di piazza Garibaldi; durante un colpo a piazza Pierangeli si è perfino beccato una secchiata d’acqua gettata da una signora che dormiva al piano di sopra. Spinelli agiva anche in barba alle sirene antifurto che scattavano, tanto in 30 secondi era capace di fuggire via, incrociando anche alcune pattuglie che mai potevano pensare che potesse essere un ragazzino a bordo di un esile Scarabeo a compiere la “spaccata”. E a guardargli le spalle il complice “palo”, individuato anch’egli dai video mentre parlava al telefono con Spinelli. Colpiva anche a ripetizione, come la “tripletta” segnata ai danni del benzinaio Agip di via del Circuito; qualche volta ha osato fino a svuotare un negozio di ottica, come a Sambuceto, ma si è allargato anche ai comuni di San Giovanni Teatino, Francavilla e Spoltore, prediligendo sempre i bar-tabacchi.
Seppur inquadrato dagli archivi delle forze dell’ordine come profilo-tipo, il 22enne era stato inizialmente escluso dalle indagini a causa della sua silouette: “Ce lo ricordavamo molto più in carne”, ha spiegato Di Blasio, “mentre negli ultimi tempi ha perso ben 27 chili in un solo mese, come ci ha raccontato lui stesso nella confessione dopo l’arresto”. In effetti sono scattanti i movimenti eseguiti tra i pertugi aperti nelle vetrate e gli scavalcamenti di balconi e tavolini, anche se varie volte si vede Spinelli cadere rovinosamente a terra o sbattere il capo contro i mobili. Se la dieta ferrea ha fatto dimagrire il ladro, anche gli inquirenti hanno dovuto faticare parecchio: “Ci ha fatto sudare sette camicie per trovarlo”, ha confessato il capitano Scarponi; per arrivare al colpevole le lunghe indagini dei due Corpi si sono concentrate sulla ricerca di motocicli segnalati dalle immagini e danneggiati, “ma se cerchi sulle strade uno Scarabeo nero, vedi sempre e soltanto tanti Scarabeo neri”, chiosa Scarponi. Fin quando non hanno notato uno scooterone tra i papabili con il parafanghi anteriore ammaccato e un frammento delle vetrine incastrato negli intagli del pneumatico in sosta davanti ad un pub al confine tra Pescara e Francavilla; gli agenti hanno aspettato che il proprietario, allora ancora ignoto, tornasse in sella e poi l’hanno seguito fino all’abitazione pescarese di via Salara Vecchia, dove la perquisizione ha rinvenuto parte della refurtiva e, soprattutto, indumenti, caschi e attrezzatura utilizzata da Spinelli per i lavori, trovando il riscontro positivo con quella evidenziata nelle immagini di sorveglianza. Stamattina l’arresto per furto pluriaggravato, con l’ordinanza emessa dal Gip Gianluca Sarandrea su richiesta del Procuratore Paolo Pompa: il giovane rom è finito dietro le sbarre del carcere di San Donato, e quelle difficilmente potranno essere spaccate con un motorino.
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Daniele Galli