“Nonostante la situazione di grande crisi” commenta il sindaco Angelo D’Ottavio “siamo riusciti, grazie al preziosissimo contributo della Regione Abruzzo, a realizzare il nuovo Asilo Nido che potrà ospitare fino a 42 bambini da 3 mesi fino a 3 anni e abbiamo pubblicato l’avviso per ricevere le candidatura delle cooperative sociali che ci presenteranno i progetti di gestione”.
Il NidoMajella è stato realizzato grazie al contributo in conto capitale dei 225mila euro della Regione Abruzzo e con il cofinanziamento del Comune di circa 15mila euro e si estende su una superficie di circa 500 mq con aule gioco esterne realizzate nella relativa corte di pertinenza per una superficie complessiva di circa 200 mq. sistemate a prato, con giochi e recintate.
Il NidoMajella ospita cucina, servizi, lavanderia, spogliatoio, un’aula per i “Grandi”, per 30 bambini di età compresa fra i 3 anni ed i 18 mesi di circa 140 mq con zone notte attrezzabili con 30 lettini, armadietti, zona gioco con tappeti e giochi morbidi, zona pranzo con tavolo e sedie, un bagno cambio con fasciatoi, un lavatoio, lavabi e water bimbi, ingresso accoglienza con armadietti porta-abiti e giochi, un bagno disabili con relativo antibagno, una sala riunioni ed un ufficio, un’aula per i “Piccoli” destinata ad ospitare 12 bambini di età compresa fra 3 mesi e 18 mesi, zona gioco ed area riposo con 12 cullette, un bagno e cambio pari a circa 9 mq. attrezzato con lavatoio, fasciatoio, un lavabo ed un wc bimbi.
“La struttura è bellissima” aggiunge il sindaco “ringrazio la Consigliera Tina Parisi che da più di un anno segue questa realizzazione con passione, competenza e dedizione e che ha seguito nei dettagli anche la stesura dell’avviso pubblico, ora aspettiamo i risultati di questa consultazione”.
Nell’avviso si richiede una riduzione tariffaria per i bimbi residenti nei Comuni interessati al progetto e si fissa il termine ultimo per presentare le proposte alle ore 12 del 31 ottobre.
“Con questa realizzazione” conclude D’Ottavio “puntiamo ad offrire un ulteriore servizio alla comunità al fine di ridurre l’esodo verso l’area metropolitana e costruire, per quanto possibile, nuova occupazione nel settore della formazione e servizi all’infanzia”.