Il primo cittadino, ascoltato come persona informata sui fatti, ha risposto alle domande del tenente colonnello dei carabinieri forestale, Annamaria Angelozzi, e del maggiore Massimiliano Di Pietro, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Pescara.
Lacchetta avrebbe confermato quanto già dichiarato nei giorni scorsi alla stampa e, dunque, non sarebbero emerse novità eclatanti.
Il sindaco ha ribadito agli investigatori di non avere ricevuto il bollettino Meteomont che segnalava un rischio valanga 4 su 5.
Inoltre, ha sostenuto di avere fatto fronte all’emergenza con i mezzi che aveva a disposizione, attivando le forze di protezione civile nell’ambito del Piano neve comunale.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Cristina Tedeschini e dal sostituto Andrea Papalia, è ancora contro ignoti.
Le ipotesi di reato sono disastro colposo e omicidio plurimo colposo.